Attualità
Da Trinitapoli a Margherita per il vaccino, Cgil: «Impensabile, Asl riveda il piano»
«Necessario indicare strutture in ciascun comune della Bat»
Trinitapoli - mercoledì 31 marzo 2021
17.27
Iniziate le operazioni di conferma delle prenotazioni per la somministrazione del vaccino per persone dai 79 ai 60 anni, i cittadini di Trinitapoli hanno avuto l'infelice sorpresa di vedersi dirottare all'hub di Margherita di Savoia, pur avendo messo a disposizione spazi logistici per favorire le vaccinazioni. A tal proposito, interviene anche la Cgil Bat con l'intervento dei due segretari generali di Spi e Cgil Bat, Pelagio e D'Alberto.
«Ci giungono in queste ore segnalazioni da parte di cittadini dei comuni più piccoli della Bat che per vaccinarsi devono spostarsi in città limitrofe. Mentre per Andria, Barletta, Trani e Bisceglie non ci sono problemi, le persone anziane di Minervino Murge e Spinazzola che vogliono ricevere la propria dose di vaccino devono recarsi a Canosa di Puglia, da San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli invece bisogna raggiungere l'hub di Margherita di Savoia». Così il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio, e il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D'Alberto, all'indomani dell'apertura delle procedure per la vaccinazione dei 79enni e 78enne che, oltre a confermare la data ricevono anche l'indicazione sul dove recarsi.
«Nel dettaglio riportiamo quanto ci riferiscono da Spinazzola dove, per esempio, è accaduto che i nati nel 1942 entrando nel portale lapugliativaccina.it hanno scoperto di doversi recare a Canosa di Puglia per il vaccino. Il timore è che qualcuno possa decidere di rinunciarci. Inoltre, il piano vaccini prevede la possibilità che un convivente di una persona disabile (rientrante nella legge 104) riceva la vaccinazione a domicilio lo stesso giorno del disabile. E, sempre da Spinazzola, ci segnalano che il personale sanitario locale che fa la vaccinazione non ha ricevuto indicazioni per praticarlo: è il medico curante che non fa la dovuta segnalazione? O è la ASL che non ha diramato direttive per applicare quanto previsto?», si chiedono da Spi e Cgil.
«C'è bisogno di indicare strutture in ciascun comune della Bat, non è pensabile il dover mettere queste persone nelle condizioni di dover viaggiare, oltre ad essere un paradosso: da un lato la preghiera è quella di uscire di casa il meno possibile, dall'altro si indica a questi anziani di dover uscire fuori dal comune di residenza con automobili private o addirittura con mezzi pubblici. A ciò si aggiunga anche il disagio nello spostarsi di chi dentro la popolazione anziana è affetto da patologie che ne aumentano la fragilità. Tutti i comuni interessati hanno messo a disposizione grandi spazi logistici per favorire le vaccinazioni, perché da San Ferdinando, Trinitapoli, Minervino Murge e Spinazzola ci si deve spostare? Chiediamo alla Asl Bt di ripristinare la precedente organizzazione messa in campo con gli over 80», concludono Pelagio e D'Alberto.
«Ci giungono in queste ore segnalazioni da parte di cittadini dei comuni più piccoli della Bat che per vaccinarsi devono spostarsi in città limitrofe. Mentre per Andria, Barletta, Trani e Bisceglie non ci sono problemi, le persone anziane di Minervino Murge e Spinazzola che vogliono ricevere la propria dose di vaccino devono recarsi a Canosa di Puglia, da San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli invece bisogna raggiungere l'hub di Margherita di Savoia». Così il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio, e il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D'Alberto, all'indomani dell'apertura delle procedure per la vaccinazione dei 79enni e 78enne che, oltre a confermare la data ricevono anche l'indicazione sul dove recarsi.
«Nel dettaglio riportiamo quanto ci riferiscono da Spinazzola dove, per esempio, è accaduto che i nati nel 1942 entrando nel portale lapugliativaccina.it hanno scoperto di doversi recare a Canosa di Puglia per il vaccino. Il timore è che qualcuno possa decidere di rinunciarci. Inoltre, il piano vaccini prevede la possibilità che un convivente di una persona disabile (rientrante nella legge 104) riceva la vaccinazione a domicilio lo stesso giorno del disabile. E, sempre da Spinazzola, ci segnalano che il personale sanitario locale che fa la vaccinazione non ha ricevuto indicazioni per praticarlo: è il medico curante che non fa la dovuta segnalazione? O è la ASL che non ha diramato direttive per applicare quanto previsto?», si chiedono da Spi e Cgil.
«C'è bisogno di indicare strutture in ciascun comune della Bat, non è pensabile il dover mettere queste persone nelle condizioni di dover viaggiare, oltre ad essere un paradosso: da un lato la preghiera è quella di uscire di casa il meno possibile, dall'altro si indica a questi anziani di dover uscire fuori dal comune di residenza con automobili private o addirittura con mezzi pubblici. A ciò si aggiunga anche il disagio nello spostarsi di chi dentro la popolazione anziana è affetto da patologie che ne aumentano la fragilità. Tutti i comuni interessati hanno messo a disposizione grandi spazi logistici per favorire le vaccinazioni, perché da San Ferdinando, Trinitapoli, Minervino Murge e Spinazzola ci si deve spostare? Chiediamo alla Asl Bt di ripristinare la precedente organizzazione messa in campo con gli over 80», concludono Pelagio e D'Alberto.