Politica
Di Feo alle opposizioni: «Da botti di fine anno a miccette spuntate»
Il commento del primo cittadino casalino alle accuse del centrosinistra
Trinitapoli - domenica 31 dicembre 2017
17.23
Neanche nell'ultimo giorno dell'anno riescono a placarsi le polemiche del braccio di ferro tra amministrazioni comunali e opposizioni dei comuni di Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia.
Per concludere quest'anno, il sindaco di Trinitapoli Francesco di Feo è tornato sugli argomenti dibattuti nella conferenza stampa convocata dai gruppi di opposizione di Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia, controbattendo in maniera decisa le affermazioni rilasciate in quella sede.
«"Da botti di fine anno a miccette spuntate"». Così il sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, commenta la conferenza stampa delle opposizioni del Comune casalino e di San Ferdinando di Puglia.
Le sinistre dei due Consigli comunali si erano riunite nelle scorse ore nella sede del Partito Democratico, per tornare per l'ennesima volta sulla questione dei rifiuti, disputa a suon di manifesti delle ultime settimane, fino alla diserzione della minoranza di Trinitapoli, al Consiglio del 27 dicembre, in occasione dell'approvazione del bilancio previsionale 2018/2020.
"Le opposizioni tentano ancora in modo patetico – spiega di Feo – di trovare giustificazioni all'ingiustificabile: assenti per la seconda volta alla discussione sulla massima scelta strategica, hanno accampato improbabili scuse legate al Pef, che, chi amministra sa essere una partita in entrata ed in uscita, poco attinente alle scelte strategiche di un bilancio di previsione che per la prima volta nella storia di Trinitapoli viene approvato con anticipo rispetto all'anno al quale si riferisce".
Una serie di scelte a breve e lungo termine che proiettano Trinitapoli "verso la crescita – assicura il sindaco casalino – , dopo che negli anni scorsi l'abbiamo salvata dal dissesto a cui le sinistre lo avevano condannato. Una serie di scelte fondamentali a cui ancora una volta le opposizioni non hanno inteso partecipare".
L'assenza tra i banchi, mercoledì scorso, ha per il sindaco un significato simbolico ed evidente: "Si sono autoesclusi, dopo essere stati cancellati già per 2 volte dall'elettorato, che ormai ne conosce la litigiosità e l'insipienza amministrativa".
La questione dei rifiuti non è per di Feo argomento da reiterare all'infinito: "La gente sa bene come stanno le cose. Chi non si arrende e chiede rinforzi è la sinistra trinitapolese".
E infatti le ultime uscite di Trinitapoli nel Cuore e Movimento dei Cavalli sono state di recente supervisionate e commissariate dall'ex sindaco di San Ferdinando, Michele Lamacchia: "Questo sodalizio è un abbraccio mortale, torcicollo verso un passato dove proprio Lamacchia ha responsabilità sulla gestione di Sia, che adesso io ed il collega Puttilli, con gli altri sindaci, stiamo risollevando".
Se Lillino Barisciano "continua a confondere Sia Srl col Consorzio Bacino Fg 4", Lamacchia – continua di Feo – mantiene ancora lo scranno da consigliere provinciale, pur venendo meno i presupposti che un anno fa portarono all'elezione unitaria di tutti i sindaci della Bat. Buon senso suggerirebbe di dimettersi, dopo la sonora sconfitta subita in primavera da Puttilli, ma è ancora lì, inascoltato in casa sua, ma che non s'arrende e prova a dirigere quello che resta un inevitabile canto del cigno di chi, a questo punto, deve abdicare all'attività politica, non avendo ulteriori argomentazioni che interessino alla comunità".
Per concludere quest'anno, il sindaco di Trinitapoli Francesco di Feo è tornato sugli argomenti dibattuti nella conferenza stampa convocata dai gruppi di opposizione di Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia, controbattendo in maniera decisa le affermazioni rilasciate in quella sede.
«"Da botti di fine anno a miccette spuntate"». Così il sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, commenta la conferenza stampa delle opposizioni del Comune casalino e di San Ferdinando di Puglia.
Le sinistre dei due Consigli comunali si erano riunite nelle scorse ore nella sede del Partito Democratico, per tornare per l'ennesima volta sulla questione dei rifiuti, disputa a suon di manifesti delle ultime settimane, fino alla diserzione della minoranza di Trinitapoli, al Consiglio del 27 dicembre, in occasione dell'approvazione del bilancio previsionale 2018/2020.
"Le opposizioni tentano ancora in modo patetico – spiega di Feo – di trovare giustificazioni all'ingiustificabile: assenti per la seconda volta alla discussione sulla massima scelta strategica, hanno accampato improbabili scuse legate al Pef, che, chi amministra sa essere una partita in entrata ed in uscita, poco attinente alle scelte strategiche di un bilancio di previsione che per la prima volta nella storia di Trinitapoli viene approvato con anticipo rispetto all'anno al quale si riferisce".
Una serie di scelte a breve e lungo termine che proiettano Trinitapoli "verso la crescita – assicura il sindaco casalino – , dopo che negli anni scorsi l'abbiamo salvata dal dissesto a cui le sinistre lo avevano condannato. Una serie di scelte fondamentali a cui ancora una volta le opposizioni non hanno inteso partecipare".
L'assenza tra i banchi, mercoledì scorso, ha per il sindaco un significato simbolico ed evidente: "Si sono autoesclusi, dopo essere stati cancellati già per 2 volte dall'elettorato, che ormai ne conosce la litigiosità e l'insipienza amministrativa".
La questione dei rifiuti non è per di Feo argomento da reiterare all'infinito: "La gente sa bene come stanno le cose. Chi non si arrende e chiede rinforzi è la sinistra trinitapolese".
E infatti le ultime uscite di Trinitapoli nel Cuore e Movimento dei Cavalli sono state di recente supervisionate e commissariate dall'ex sindaco di San Ferdinando, Michele Lamacchia: "Questo sodalizio è un abbraccio mortale, torcicollo verso un passato dove proprio Lamacchia ha responsabilità sulla gestione di Sia, che adesso io ed il collega Puttilli, con gli altri sindaci, stiamo risollevando".
Se Lillino Barisciano "continua a confondere Sia Srl col Consorzio Bacino Fg 4", Lamacchia – continua di Feo – mantiene ancora lo scranno da consigliere provinciale, pur venendo meno i presupposti che un anno fa portarono all'elezione unitaria di tutti i sindaci della Bat. Buon senso suggerirebbe di dimettersi, dopo la sonora sconfitta subita in primavera da Puttilli, ma è ancora lì, inascoltato in casa sua, ma che non s'arrende e prova a dirigere quello che resta un inevitabile canto del cigno di chi, a questo punto, deve abdicare all'attività politica, non avendo ulteriori argomentazioni che interessino alla comunità".