Cronaca
Duplice omicidio di Cerignola, le intercettazioni inguaiano un 45enne di Trinitapoli
L'uomo era sospettato dagl inquirenti dell'assassinio di un 52enne a Zapponeta lo scorso 12 marzo
Trinitapoli - giovedì 18 agosto 2022
16.00
Un audio inequivocabile: le fasi cruenti del duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio rispettivamente di 58 e 27 anni, assassinati lo scorso 30 luglio a Cerignola, sembrano perfettamente racchiuse nelle intercettazioni messe a disposizione degli inquirenti in ragione dell'attività di controllo effettuata sul 45enne di Trinitapoli Giuseppe Rendina, accusato dei due delitti. La sua posizione, a questo punto, sembra complicarsi ulteriormente.
L'indagato era stato posto al vaglio delle forze dell'ordine in quanto sospettato dell'omicidio di Giuseppe Ciociola, agricoltore di 52 anni trovato senza vita il 12 marzo nell'agro di Zapponeta, ucciso da un colpo di pistola alla testa.
Le registrazioni sonore, secondo quanto trapelato da fonti investigative, lascerebbero intendere che il primo in ordine cronologico ad essere ammazzato sia stato Pasquale Davide Cirillo, intorno alle ore 15:30. Nell'audio a disposizione degli inquirenti si sentirebbe un colpo di pistola e poi un fruscio - ritenuto compatibile con lo spostamento, da parte di Rendina, di qualcosa di pesante. Risalirebbero invece alle ore 16 le ultime parole di Gerardo Cirillo: «Giuseppe, non dico niente a nessuno». Una frase alla quale è seguito uno sparo.
Rendina è ritenuto responsabile del duplice omicidio di Cerignola: sarebbe stato lui, in base a quanto sostenuto dagli investigatori, a freddare padre e figlio abbandonandone i corpi in un terreno dell'agtro ofantino all'interno di sacchi di plastica nascosti sotto decine di tubi in gomma. Rendina, arrestato nella sua abitazione trinitapolese il 3 agosto (link all'articolo), ha ammesso di conoscere le due vittime - e di aver lavorato per loro nella raccolta dei carciofi - nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo.
L'indagato era stato posto al vaglio delle forze dell'ordine in quanto sospettato dell'omicidio di Giuseppe Ciociola, agricoltore di 52 anni trovato senza vita il 12 marzo nell'agro di Zapponeta, ucciso da un colpo di pistola alla testa.
Le registrazioni sonore, secondo quanto trapelato da fonti investigative, lascerebbero intendere che il primo in ordine cronologico ad essere ammazzato sia stato Pasquale Davide Cirillo, intorno alle ore 15:30. Nell'audio a disposizione degli inquirenti si sentirebbe un colpo di pistola e poi un fruscio - ritenuto compatibile con lo spostamento, da parte di Rendina, di qualcosa di pesante. Risalirebbero invece alle ore 16 le ultime parole di Gerardo Cirillo: «Giuseppe, non dico niente a nessuno». Una frase alla quale è seguito uno sparo.
Rendina è ritenuto responsabile del duplice omicidio di Cerignola: sarebbe stato lui, in base a quanto sostenuto dagli investigatori, a freddare padre e figlio abbandonandone i corpi in un terreno dell'agtro ofantino all'interno di sacchi di plastica nascosti sotto decine di tubi in gomma. Rendina, arrestato nella sua abitazione trinitapolese il 3 agosto (link all'articolo), ha ammesso di conoscere le due vittime - e di aver lavorato per loro nella raccolta dei carciofi - nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo.