Politica
Feste patronali, Piazzolla: «Migliaia di operatori senza lavoro: e le famiglie come vivono?»
Nota di Rossella Piazzolla, candidata alle Regionali 2020 con Raffaele Fitto presidente
Trinitapoli - mercoledì 12 agosto 2020
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"In un periodo di grave difficoltà economica come quello che stiamo attraversando, a causa dell'emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio tantissime famiglie, non è ammissibile che sia negata la possibilità di lavorare. Mi riferisco agli operatori del commercio, musicisti delle bande da giro e giostrai che non potranno svolgere la propria attività a diverse feste patronali in programma nelle prossime settimane". Lo dichiara in una nota l'avv. Rossella Piazzolla, candidata alle Regionali 2020 con Raffaele Fitto presidente, in merito alla sospensione delle Feste patronali commerciali e manifestazioni fieristiche che costringerà a casa migliaia di operatori del settore.
"Un durissimo colpo - commenta Piazzolla - che causerà perdite commerciali ed economiche non indifferenti alla categoria. Sono centinaia le famiglie che vivono del reddito di Fiere e Feste, questa la loro unica fonte di sostentamento: e ora come faranno a pagare contributi e tasse senza incassi ormai da mesi, e soprattutto senza misure di sostegno da parte delle istituzioni? Oltre al danno, infatti, anche la beffa: si toglie ai cittadini la possibilità di lavorare ma intanto non esiste alcuna azione di sostentamento per sopperire all'assenza di introiti. Interi nuclei familiari abbandonati a se stessi e lasciati sul lastrico: in un periodo storico di enorme complessità sul piano economico a tutti i livelli, il lavoro diventa più che mai fondamentale per ripartire e lasciarsi alle spalle l'incubo del lockdown. Come si è provveduto per tutti i settori, anche le Feste patronali commerciali e Fiere possono svolgersi con tutte le precauzioni e misure di sicurezza che il momento di emergenza sanitaria richiede. In questo modo, le famiglie possono andare avanti dignitosamente e le tradizioni proseguire come segno distintivo del nostro territorio dal punto di vista storico, culturale ed economico.
Luminarie, fuochi pirotecnici, commercianti, ambulanti, bande e agenzie di servizio: sono tantissimi gli operatori del settore a cui oggi sembrano persino negati segnali di speranza per il futuro, a causa delle istituzioni che preferiscono lavarsi le mani piuttosto che trovare soluzioni per sostenere i cittadini in difficoltà", conclude Piazzolla.
"Un durissimo colpo - commenta Piazzolla - che causerà perdite commerciali ed economiche non indifferenti alla categoria. Sono centinaia le famiglie che vivono del reddito di Fiere e Feste, questa la loro unica fonte di sostentamento: e ora come faranno a pagare contributi e tasse senza incassi ormai da mesi, e soprattutto senza misure di sostegno da parte delle istituzioni? Oltre al danno, infatti, anche la beffa: si toglie ai cittadini la possibilità di lavorare ma intanto non esiste alcuna azione di sostentamento per sopperire all'assenza di introiti. Interi nuclei familiari abbandonati a se stessi e lasciati sul lastrico: in un periodo storico di enorme complessità sul piano economico a tutti i livelli, il lavoro diventa più che mai fondamentale per ripartire e lasciarsi alle spalle l'incubo del lockdown. Come si è provveduto per tutti i settori, anche le Feste patronali commerciali e Fiere possono svolgersi con tutte le precauzioni e misure di sicurezza che il momento di emergenza sanitaria richiede. In questo modo, le famiglie possono andare avanti dignitosamente e le tradizioni proseguire come segno distintivo del nostro territorio dal punto di vista storico, culturale ed economico.
Luminarie, fuochi pirotecnici, commercianti, ambulanti, bande e agenzie di servizio: sono tantissimi gli operatori del settore a cui oggi sembrano persino negati segnali di speranza per il futuro, a causa delle istituzioni che preferiscono lavarsi le mani piuttosto che trovare soluzioni per sostenere i cittadini in difficoltà", conclude Piazzolla.