Cronaca
Gambizzò un giovane nella movida di Barletta, preso 26enne di Trinitapoli
Puntò la pistola alla tempia di un coetaneo
Trinitapoli - giovedì 18 febbraio 2021
14.55
I Carabinieri di Barletta, nelle prime ore della mattina, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di P.A., 26enne di Trinitapoli, già noto alle forze dell'ordine.
La notte del 20 dicembre 2019, nella piazza Castello di Barletta, nel pieno della movida serale, il 26enne, con alcuni suoi amici, ha effettuato "una spedizione punitiva" nei confronti di un 21enne del posto. L'incursore, giunto nel locale dove si trovava il 21enne, spalleggiato dai suoi complici, lo ha costretto a uscire in piazza e, davanti a centinaia di giovani, prima ha puntato una pistola alla tempia del giovane, minacciandolo di morte, e poi ha esploso un colpo di pistola ferendolo gravemente alla gamba.
Le indagini svolte dai Carabinieri, all'inizio difficoltose a causa della reticenza dei numerosi testimoni, hanno permesso di accertare che le minacce con la pistola alla tempia e il successivo ferimento erano una vera e propria spedizione punitiva, progettata dal 26enne di Trinitapoli per vendicare l'aggressione subita, a fine novembre dello stesso anno, davanti a un locale di Margherita di Savoia, proprio ad opera del 21enne, nel corso di una lite sfociata per futili motivi, nel corso della quale il 26enne e due suoi amici erano stato accoltellati, riportando nella circostanza lievi lesioni.
La notte del 20 dicembre 2019, nella piazza Castello di Barletta, nel pieno della movida serale, il 26enne, con alcuni suoi amici, ha effettuato "una spedizione punitiva" nei confronti di un 21enne del posto. L'incursore, giunto nel locale dove si trovava il 21enne, spalleggiato dai suoi complici, lo ha costretto a uscire in piazza e, davanti a centinaia di giovani, prima ha puntato una pistola alla tempia del giovane, minacciandolo di morte, e poi ha esploso un colpo di pistola ferendolo gravemente alla gamba.
Le indagini svolte dai Carabinieri, all'inizio difficoltose a causa della reticenza dei numerosi testimoni, hanno permesso di accertare che le minacce con la pistola alla tempia e il successivo ferimento erano una vera e propria spedizione punitiva, progettata dal 26enne di Trinitapoli per vendicare l'aggressione subita, a fine novembre dello stesso anno, davanti a un locale di Margherita di Savoia, proprio ad opera del 21enne, nel corso di una lite sfociata per futili motivi, nel corso della quale il 26enne e due suoi amici erano stato accoltellati, riportando nella circostanza lievi lesioni.