
Vita di città
Il consiglio comunale di Trinitapoli approva l'intitolazione di una via alla signora Pina Calvello
Un atto simbolico per il quartiere Unrra Casas
Trinitapoli - venerdì 11 aprile 2025
10.40 Comunicato Stampa
Nel Consiglio Comunale scorso l'Amministrazione di Feo ha impegnato la Giunta Comunale, come di competenza, ad adottare tutti gli atti necessari per l'intitolazione di una via alla Signora Pina Calvello. È un'occasione importante per ribadire il valore storico di un quartiere come quello dell'Unrra Casas: un luogo che per molti anni ha rappresentato un simbolo di lotta, di lavoro, di resilienza.
Un simbolo delle donne e di tutte quelle persone che hanno combattuto per i propri diritti, dal punto di vista sociale, culturale e lavorativo. È significativo che, dopo tanti anni, si arrivi oggi a una proposta così carica di valore simbolico e umano.
Ed è doveroso sottolineare anche l'ottimo lavoro svolto dal Sindaco Francesco Di Feo che, a distanza di circa sessant'anni dalle lotte della Signora Giuseppina Calvello, è stato il primo a intervenire concretamente sul quartiere: a riqualificare gli immobili, a dare dignità a un'area troppo a lungo dimenticata. È stato il primo Sindaco ad avviare i lavori di sistemazione delle palazzine, a evitare la perdita di importanti finanziamenti, ad acquisire la proprietà del sedime, e a rendere finalmente possibile la realizzazione di opere attese da decenni.
Oggi, mentre si condivide la decisione di intitolare una via alla Signora Pina, è giusto e necessario riconoscere anche il merito dell'Amministrazione Di Feo, che ha lottato, ha combattuto, e ha ottenuto risultati concreti affinché quel quartiere non fosse più considerato di "serie B", ma fosse finalmente messo sullo stesso piano degli altri quartieri della città.
È ancora in corso, da parte dell'attuale Amministrazione, l'impegno a interloquire con la Regione per completare la ristrutturazione delle ultime palazzine rimaste e per realizzare i box previsti. Ci auguriamo che, su questi obiettivi – come sulla delibera per l'intitolazione alla Signora Giuseppina – possa esserci la convergenza di tutte le forze politiche. Anzi, l'auspicio è che ciascuno, secondo le proprie possibilità e competenze, possa farsi parte attiva presso la Regione per contribuire al raggiungimento di questi risultati fondamentali per la comunità.
Un simbolo delle donne e di tutte quelle persone che hanno combattuto per i propri diritti, dal punto di vista sociale, culturale e lavorativo. È significativo che, dopo tanti anni, si arrivi oggi a una proposta così carica di valore simbolico e umano.
Ed è doveroso sottolineare anche l'ottimo lavoro svolto dal Sindaco Francesco Di Feo che, a distanza di circa sessant'anni dalle lotte della Signora Giuseppina Calvello, è stato il primo a intervenire concretamente sul quartiere: a riqualificare gli immobili, a dare dignità a un'area troppo a lungo dimenticata. È stato il primo Sindaco ad avviare i lavori di sistemazione delle palazzine, a evitare la perdita di importanti finanziamenti, ad acquisire la proprietà del sedime, e a rendere finalmente possibile la realizzazione di opere attese da decenni.
Oggi, mentre si condivide la decisione di intitolare una via alla Signora Pina, è giusto e necessario riconoscere anche il merito dell'Amministrazione Di Feo, che ha lottato, ha combattuto, e ha ottenuto risultati concreti affinché quel quartiere non fosse più considerato di "serie B", ma fosse finalmente messo sullo stesso piano degli altri quartieri della città.
È ancora in corso, da parte dell'attuale Amministrazione, l'impegno a interloquire con la Regione per completare la ristrutturazione delle ultime palazzine rimaste e per realizzare i box previsti. Ci auguriamo che, su questi obiettivi – come sulla delibera per l'intitolazione alla Signora Giuseppina – possa esserci la convergenza di tutte le forze politiche. Anzi, l'auspicio è che ciascuno, secondo le proprie possibilità e competenze, possa farsi parte attiva presso la Regione per contribuire al raggiungimento di questi risultati fondamentali per la comunità.