Politica
Il Milite Ignoto cittadino onorario di Trinitapoli
Unanime l'approvazione in consiglio comunale
Trinitapoli - sabato 27 novembre 2021
16.25 Comunicato Stampa
Il Milite Ignoto, "Cittadino d'Italia", medaglia d'oro al valore militare, da ieri è anche cittadino onorario di Trinitapoli. Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione ad hoc nel centenario della traslazione della bara seppellita all'Altare della Patria. Nel deliberato, l'omaggio a tutti i casalini caduti per l'Italia, a cominciare dal Capitano Nicola Leone, trucidato dai nazifascisti nel 1944.
Il Consiglio ha così aderito all'iniziativa dell'Anci, l'associazione dei Comuni d'Italia, celebrando quel soldato senza nome, "ignoto", a simbolo di una generazione che s'immolò per l'Italia. «Non un elenco di nomi – ha precisato il sindaco Emanuele Losapio nel corso del dibattito – . Sono stati ragazzi, ventenni, che chiamati all'adempimento del dovere risposero generosamente donando la loro vita per la speranza in un futuro migliore delle generazioni future, compreso la nostra, cui compete l'eterna riconoscenza».
«Fu enorme il tributo dei trinitapolesi alla Grande Guerra – ha ricordato il consigliere Nicola Matera, che ha presentato la mozione – e chi ebbe la sorte di ritornare alla fine delle ostilità dovette affrontare difficoltà di ogni genere, in grande povertà». Il Consiglio comunale ha anche ricordato il Capitano Leone: nato a Trinitapoli il 6 agosto 1906 e fucilato a Passo Mezzano nei pressi di Isoverde frazione di Campomorone (Genova) l'8 aprile 1944. Capitano di complemento nell'Autocentro di Savona. Combatté a partire dal 1° febbraio 1944, con il nome di battaglia "Piave", nelle file della 3ª Brigata Garibaldi "Liguria". Fu insignito della Medaglia d'Argento al Valor militare alla Memoria.
«Il Milite Ignoto è nell'essenza della nostra Carta Costituzionale che ci ha dato la libertà, uno Stato democratico e oltre settant'anni di pace – ha concluso il sindaco Losapio – . Per questo abbiamo apprezzato e sostenuto il lavoro compiuto dal comitato "Storia e Memoria" che, per tenere ben salde le fondamenta della nostra Comunità, ha redatto oltre cinquecento profili di "Casalini alle Armi", strappandoli all'oblio per divulgarli alle nuove generazioni, nelle scuole di ogni ordine e grado e all'intera cittadinanza. Adesso il "Milite Ignoto" non è soltanto il simbolo dell'Unità Nazionale ma, bene supremo, anche quello dell'unità e fratellanza di tutti i componenti la nostra collettività».
Il Consiglio ha così aderito all'iniziativa dell'Anci, l'associazione dei Comuni d'Italia, celebrando quel soldato senza nome, "ignoto", a simbolo di una generazione che s'immolò per l'Italia. «Non un elenco di nomi – ha precisato il sindaco Emanuele Losapio nel corso del dibattito – . Sono stati ragazzi, ventenni, che chiamati all'adempimento del dovere risposero generosamente donando la loro vita per la speranza in un futuro migliore delle generazioni future, compreso la nostra, cui compete l'eterna riconoscenza».
«Fu enorme il tributo dei trinitapolesi alla Grande Guerra – ha ricordato il consigliere Nicola Matera, che ha presentato la mozione – e chi ebbe la sorte di ritornare alla fine delle ostilità dovette affrontare difficoltà di ogni genere, in grande povertà». Il Consiglio comunale ha anche ricordato il Capitano Leone: nato a Trinitapoli il 6 agosto 1906 e fucilato a Passo Mezzano nei pressi di Isoverde frazione di Campomorone (Genova) l'8 aprile 1944. Capitano di complemento nell'Autocentro di Savona. Combatté a partire dal 1° febbraio 1944, con il nome di battaglia "Piave", nelle file della 3ª Brigata Garibaldi "Liguria". Fu insignito della Medaglia d'Argento al Valor militare alla Memoria.
«Il Milite Ignoto è nell'essenza della nostra Carta Costituzionale che ci ha dato la libertà, uno Stato democratico e oltre settant'anni di pace – ha concluso il sindaco Losapio – . Per questo abbiamo apprezzato e sostenuto il lavoro compiuto dal comitato "Storia e Memoria" che, per tenere ben salde le fondamenta della nostra Comunità, ha redatto oltre cinquecento profili di "Casalini alle Armi", strappandoli all'oblio per divulgarli alle nuove generazioni, nelle scuole di ogni ordine e grado e all'intera cittadinanza. Adesso il "Milite Ignoto" non è soltanto il simbolo dell'Unità Nazionale ma, bene supremo, anche quello dell'unità e fratellanza di tutti i componenti la nostra collettività».