Territorio
Il Prefetto Rossana Riflesso saluta la provincia Bat
Due anni intensi di lavoro
Trinitapoli - martedì 14 maggio 2024
13.56
Quasi due anni di attività, un lavoro intenso finalizzato al rafforzamento delle istituzioni, al contrasto dei reati di ogni genere e alla tutela dei cittadini della provincia di Barletta-Andria-Trani. Il Prefetto Rossana Riflesso proseguirà la sua attività ad Avellino ed in attesa dell'arrivo della dottoressa Silvana D'Agostino, pronta a prendere il suo posto, ha salutato la comunità della Bat.
«Quando sono arrivata - ha spiegato la dottoressa Riflesso - ho apprezzato molto la riorganizzazione interna data alla Prefettura da chi mi ha preceduto ed ho continuato su questa scia puntando anche a creare rete. Ho lavorato bene su questo territorio creando una sinergia con tutte le istituzioni, i sindaci, la provincia, la magistratura, gli uffici: abbiamo fatto tante cose senza difficoltà, sempre pronti a sederci ad un tavolo per trovare le soluzioni ai problemi».
Entrando nel dettaglio, il Prefetto Riflesso ha elencato i risultati raggiunti nel contrasto ai vari reati, primo fra tutti quello del furto delle auto che vede la Bat tristemente al primo posto in Italia. «Il numero dei reati - ha sottolineato la dottoressa Riflesso - è calato in modo sensibile ed evidente. Penso ai furti di auto, diminuiti del 13% rispetto allo scorso anno, parliamo di un dato oggettivo. Abbiamo lavorato tanto anche in termini di prevenzione con iniziative che spero siano arricchite e c'è stato un rafforzamento degli uffici di sicurezza».
Il miglioramento è dovuto probabilmente anche all'aumento del numero delle forze dell'ordine attive sul territorio. «Devo riconoscere - ha evidenziato il Prefetto - che il ministro Piantedosi ha mantenuto la promessa che ci aveva fatto proprio qui in Prefettura nel corso della sua visita istituzionale di fine ottobre. A giorni arriveranno 65 poliziotti, a dicembre ne erano arrivati altri così come per carabinieri e finanza».
Al territorio della Bat il prefetto Riflesso ha augurato una «presa di coscienza su varie tematiche. «Siamo tutti Stato, tutti contribuiamo a far si che la realtà in cui si vive sia accettabile, bella. Nessuno può dire lo "Stato non c'è", ognuno di noi ha la possibilità di contribuire in termini di educazione per le nuove generazioni. Le famiglie devono contribuire in questo senso». Infine, un saluto particolare «ai miei fantastici collaboratori senza i quali non avrei potuto svolgere quel grande lavoro che abbiamo fatto».
«Quando sono arrivata - ha spiegato la dottoressa Riflesso - ho apprezzato molto la riorganizzazione interna data alla Prefettura da chi mi ha preceduto ed ho continuato su questa scia puntando anche a creare rete. Ho lavorato bene su questo territorio creando una sinergia con tutte le istituzioni, i sindaci, la provincia, la magistratura, gli uffici: abbiamo fatto tante cose senza difficoltà, sempre pronti a sederci ad un tavolo per trovare le soluzioni ai problemi».
Entrando nel dettaglio, il Prefetto Riflesso ha elencato i risultati raggiunti nel contrasto ai vari reati, primo fra tutti quello del furto delle auto che vede la Bat tristemente al primo posto in Italia. «Il numero dei reati - ha sottolineato la dottoressa Riflesso - è calato in modo sensibile ed evidente. Penso ai furti di auto, diminuiti del 13% rispetto allo scorso anno, parliamo di un dato oggettivo. Abbiamo lavorato tanto anche in termini di prevenzione con iniziative che spero siano arricchite e c'è stato un rafforzamento degli uffici di sicurezza».
Il miglioramento è dovuto probabilmente anche all'aumento del numero delle forze dell'ordine attive sul territorio. «Devo riconoscere - ha evidenziato il Prefetto - che il ministro Piantedosi ha mantenuto la promessa che ci aveva fatto proprio qui in Prefettura nel corso della sua visita istituzionale di fine ottobre. A giorni arriveranno 65 poliziotti, a dicembre ne erano arrivati altri così come per carabinieri e finanza».
Al territorio della Bat il prefetto Riflesso ha augurato una «presa di coscienza su varie tematiche. «Siamo tutti Stato, tutti contribuiamo a far si che la realtà in cui si vive sia accettabile, bella. Nessuno può dire lo "Stato non c'è", ognuno di noi ha la possibilità di contribuire in termini di educazione per le nuove generazioni. Le famiglie devono contribuire in questo senso». Infine, un saluto particolare «ai miei fantastici collaboratori senza i quali non avrei potuto svolgere quel grande lavoro che abbiamo fatto».