Territorio
Il Sindaco Metta si dimette dalla Presidenza del Consorzio Ig. Ambientale
Le motivazioni in una lettera
Trinitapoli - mercoledì 21 marzo 2018
17.15
Questa mattina il Sindaco di Cerignola avv. Francesco Metta, con una lettera indirizzata ai Sindaci dei nove Comuni consorziati, al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano , al Commissario straordinario AGER, al sub Commissario AGER, al Prefetto di Foggia, al Prefetto BAT, al Direttore Generale del Consorzio Ig. Ambientale dott.ssa Monica Abenante, al C.D.A. di SIA, ad ASECO e ad ogni organizzazione sindacale, ha rassegnato le dimissioni dalla Presidenza del Consorzio Igiene Ambientale FG4.
Il testo della lettera:
"Colleghi,
ho subordinato la mia permanenza nella carica di Presidente del Consorzio alla sottoscrizione, obbligatoria per legge, dei contratti novennali di servizio tra i Vs. Comuni e la SIA.
Ad oggi il Comune di Cerignola ha sottoscritto il contratto, garantendo alla SIA 54 milioni di euro per i prossimi nove anni.
I Comuni dei 5 reali Siti hanno deliberato in Giunta Comunale e si accingono a confermare la loro volontà di legarsi a SIA attraverso la successiva e prossima delibera di Consiglio Comunale.
Altrettanto non hanno fatto i Comuni di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, che fanno così mancare alla SIA la certezza contrattuale necessaria a garantire la prosecuzione dell'attività aziendale.
Prendo atto, dunque, che non sussistono le condizioni perché io resti a rappresentare il Consorzio.
Da questo momento le mie dimissioni sono assolutamente esecutive.
Ringrazio i colleghi che nella stragrande maggioranza hanno sostenuto il mio sforzo personale e istituzionale.
Mi rammarico con le "loro inconcludenze" Sindaci dei tre Comuni della BAT che, a mò di cabine teleferiche continuano ad andare avanti e indietro, uscendo ed entrando in SIA, a giorni alterni e secondo gli umori comiziali del momento.
Non rimpiango nessuno degli sforzi fatti, anche se costato che nessuna abnegazione e nessuna volontà di sacrificio possono ovviare a comportamenti privi di qualsivoglia idea programmatica.
Ho atteso che l'AGER utilizzasse i propri poteri sostitutivi per sottoscrivere in via straordinaria e in surroga rispetto agli inadempienti, i contratti di servizio.
Ma la molliccia Agenzia per i rifiuti si sottrae al proprio dovere istituzionale continuando a occuparsi di ben altro.
Poiché il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato sotto la mia Presidenza ritengo indispensabile e doveroso che tutti i tre Consiglieri di Amministrazione rimettano il loro mandato a disposizione della Assemblea dei Sindaci e del futuro neo Presidente del Consorzio.
Saluto con rispetto il neo Presidente di ASECO, grazie alla cui collaborazione avevamo impostato un progetto concreto per la tutela e la messa a regime della impiantistica aziendale.
Ringrazio i lavoratori della SIA, che mi hanno sempre manifestato grande fiducia; chiedo loro di prendere la mia decisione come il frutto di un logoramento sfiancante, che da due anni, con costanza meritevole di miglior causa, da parte di chi fa tutto per affossare la Nostra Azienda, senza peraltro avere la più pallida idea di come farne a meno e di come sostituirla.
Ai lavoratori indico come unico possibile referente al di là dell'Ofanto il Presidente Emiliano, che ben conosce la situazione, ben sa quali sono i rimedi possibili, ma che è anch'esso avviluppato in una serie di timidezze e inadempienze ascrivibili unicamente ai suoi collaboratori di AGER.
Ad ogni altra autorità istituzionale dichiaro che il salvataggio di SIA era ed è tutt'oggi possibile attraverso le due linee strategiche che ho da sempre individuato:
La sottoscrizione dei nove contratti novennali di servizio;
La regolamentazione per il presente e per il futuro della collaborazione tra SIA ed ASECO per la messa a regime dell'impiantistica aziendale, risorsa preziosa per l'intero ciclo dei rifiuti della Regione.
Sono sfinito da tanto ostruzionismo inconsulto ed irresponsabile.
Sono scoraggiato dalla prudente viltà di chi avrebbe ogni potere per rimuovere qualunque tipo di ostacolo.
Mi attendo entro dodici ore le dimissioni coerenti ed inevitabili di tutto il CdA di SIA e mi auguro che le energie utilizzate per soffocare la Nostra Azienda siano da oggi utilizzate per salvarla.
Io non ce l'ho fatta e anche a tutela del mia personale salute fisica ribadisco la già rassegnata volontà di rinunciare alla mia carica.
Saluti".
Il testo della lettera:
"Colleghi,
ho subordinato la mia permanenza nella carica di Presidente del Consorzio alla sottoscrizione, obbligatoria per legge, dei contratti novennali di servizio tra i Vs. Comuni e la SIA.
Ad oggi il Comune di Cerignola ha sottoscritto il contratto, garantendo alla SIA 54 milioni di euro per i prossimi nove anni.
I Comuni dei 5 reali Siti hanno deliberato in Giunta Comunale e si accingono a confermare la loro volontà di legarsi a SIA attraverso la successiva e prossima delibera di Consiglio Comunale.
Altrettanto non hanno fatto i Comuni di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, che fanno così mancare alla SIA la certezza contrattuale necessaria a garantire la prosecuzione dell'attività aziendale.
Prendo atto, dunque, che non sussistono le condizioni perché io resti a rappresentare il Consorzio.
Da questo momento le mie dimissioni sono assolutamente esecutive.
Ringrazio i colleghi che nella stragrande maggioranza hanno sostenuto il mio sforzo personale e istituzionale.
Mi rammarico con le "loro inconcludenze" Sindaci dei tre Comuni della BAT che, a mò di cabine teleferiche continuano ad andare avanti e indietro, uscendo ed entrando in SIA, a giorni alterni e secondo gli umori comiziali del momento.
Non rimpiango nessuno degli sforzi fatti, anche se costato che nessuna abnegazione e nessuna volontà di sacrificio possono ovviare a comportamenti privi di qualsivoglia idea programmatica.
Ho atteso che l'AGER utilizzasse i propri poteri sostitutivi per sottoscrivere in via straordinaria e in surroga rispetto agli inadempienti, i contratti di servizio.
Ma la molliccia Agenzia per i rifiuti si sottrae al proprio dovere istituzionale continuando a occuparsi di ben altro.
Poiché il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato sotto la mia Presidenza ritengo indispensabile e doveroso che tutti i tre Consiglieri di Amministrazione rimettano il loro mandato a disposizione della Assemblea dei Sindaci e del futuro neo Presidente del Consorzio.
Saluto con rispetto il neo Presidente di ASECO, grazie alla cui collaborazione avevamo impostato un progetto concreto per la tutela e la messa a regime della impiantistica aziendale.
Ringrazio i lavoratori della SIA, che mi hanno sempre manifestato grande fiducia; chiedo loro di prendere la mia decisione come il frutto di un logoramento sfiancante, che da due anni, con costanza meritevole di miglior causa, da parte di chi fa tutto per affossare la Nostra Azienda, senza peraltro avere la più pallida idea di come farne a meno e di come sostituirla.
Ai lavoratori indico come unico possibile referente al di là dell'Ofanto il Presidente Emiliano, che ben conosce la situazione, ben sa quali sono i rimedi possibili, ma che è anch'esso avviluppato in una serie di timidezze e inadempienze ascrivibili unicamente ai suoi collaboratori di AGER.
Ad ogni altra autorità istituzionale dichiaro che il salvataggio di SIA era ed è tutt'oggi possibile attraverso le due linee strategiche che ho da sempre individuato:
La sottoscrizione dei nove contratti novennali di servizio;
La regolamentazione per il presente e per il futuro della collaborazione tra SIA ed ASECO per la messa a regime dell'impiantistica aziendale, risorsa preziosa per l'intero ciclo dei rifiuti della Regione.
Sono sfinito da tanto ostruzionismo inconsulto ed irresponsabile.
Sono scoraggiato dalla prudente viltà di chi avrebbe ogni potere per rimuovere qualunque tipo di ostacolo.
Mi attendo entro dodici ore le dimissioni coerenti ed inevitabili di tutto il CdA di SIA e mi auguro che le energie utilizzate per soffocare la Nostra Azienda siano da oggi utilizzate per salvarla.
Io non ce l'ho fatta e anche a tutela del mia personale salute fisica ribadisco la già rassegnata volontà di rinunciare alla mia carica.
Saluti".