Cronaca
Immondizia smaltita illegalmente nei terreni con Margherita
Cittadini lamentano aria irrespiarbile, vicino le colture
Trinitapoli - venerdì 8 luglio 2016
20.16
L'immondizia viene smaltita illegalmente fra Margherita di Savoia e Trinitapoli. Ovunque in quei chilometri di campagna ci sono da un lato piantati i prodotti che finiscono sulle tavole dei cittadini e dall'altro a pochi metri ci sono rifiuti carbonizzati e lastre di eternit rotte. Chiaramente nessuno ha fra le mani delle analisi mediche, sia chiaro, però non si può nascondere lo scenario che si nasce lungo la strada interna che passa alle spalle della nuova chiesa di San Pio nel comune di Margherita sino ad attivatore sulla strada che porta nei terreni dell'agro casalino. In quel tratto sulla destra ci sono i campi neri perché arsi, a sinistra ci sono i vigneti e un arenile coltivato. Ma ciò che va sottolineato è che i campi non sono stati avvolti dalle fiamme a causa dei rifiuti incendiati.
Da giorni gli abitanti del posto sentono puzza di bruciato, un tanfo che col vento si sposta anche nel centro abitato rendendo l'aria irrespirabile tanto da non permettere loro di tenere le finestre aperte. La risposta è subito arrivata: cumuli di materiale sciolto e incenerito fra cui anche calcinacci, bidoni di vernice, batterie di auto e taniche di benzina, sotto il naso dei cittadini. Nessun controllo, a tutti è permesso di fare tutto, anche scaricare un blocco di tettoie in eternit di quelle utilizzate nelle campagne. Televisori vecchi, mobili, sedie e non potevano mancare le palme tagliate e date alle fiamme. Insomma, l'immondizia viene smaltita illegalmente proprio sui terreni che vengono poi coltivati dai contadini del posto, poi qualcuno di loro magri passa col macchinario per rompere le zolle di terra e manda in profondità tutta la patina nere che si forma in superficie dopo aver bruciato qualcosa. Non è inutile allarmismo ma ciò che accade fra le campagne della zona.
Da giorni gli abitanti del posto sentono puzza di bruciato, un tanfo che col vento si sposta anche nel centro abitato rendendo l'aria irrespirabile tanto da non permettere loro di tenere le finestre aperte. La risposta è subito arrivata: cumuli di materiale sciolto e incenerito fra cui anche calcinacci, bidoni di vernice, batterie di auto e taniche di benzina, sotto il naso dei cittadini. Nessun controllo, a tutti è permesso di fare tutto, anche scaricare un blocco di tettoie in eternit di quelle utilizzate nelle campagne. Televisori vecchi, mobili, sedie e non potevano mancare le palme tagliate e date alle fiamme. Insomma, l'immondizia viene smaltita illegalmente proprio sui terreni che vengono poi coltivati dai contadini del posto, poi qualcuno di loro magri passa col macchinario per rompere le zolle di terra e manda in profondità tutta la patina nere che si forma in superficie dopo aver bruciato qualcosa. Non è inutile allarmismo ma ciò che accade fra le campagne della zona.