Attualità
La Puglia favorisce la permanenza dei medici specializzati nel servizio sanitario pugliese
Approvata all'unanimità legge regionale, Caracciolo: «Garantirà miglioramento nel funzionamento del ssl»
Trinitapoli - giovedì 13 maggio 2021
Il Consiglio regionale pugliese ha votato all'unanimità la legge regionale che favorisce la permanenza nel servizio sanitario pugliese dei medici specializzati con fondi regionali presso le scuole di formazione delle Università di Bari e di Foggia. L'iniziativa legislativa, approvata con il sì unanime già in commissione sanità è nata da una proposta del gruppo PD, primo firmatario il capogruppo Caracciolo. La legge è stata dichiarata urgente.
«L'emergenza Covid ha reso manifesto l'impatto della carenza del personale sanitario sulla salute dei cittadini. Pertanto è fondamentale disciplinare le modalità di finanziamento della formazione specialistica dei medici, nella quota finanziata dalla Regione in aggiunta ai posti statali con ulteriori posti nelle Scuole di specializzazione afferenti alle Scuole di medicina e chirurgia delle Università pugliesi, al fine di colmare il divario fra fabbisogno regionale e numero di posti statali, favorendo così la permanenza di professionisti formati nelle strutture e negli enti del Servizio sanitario regionale. Si tratta di un modello consolidato non solamente in Puglia, ma anche in altre regioni - spiega Caracciolo – Questo atto di ammodernamento formativo garantirà un miglioramento nel funzionamento del sistema sanitario locale, duramente provato dalla pandemia. Si tratta di un importante investimento nelle future risorse umane, che eviterà fughe di cervelli dalla nostra regione».
Il medico in formazione specialistica assegnatario del contratto aggiuntivo a finanziamento regionale si impegnerà ad accettare e svolgere servizio per aziende o enti del sistema sanitario pugliese, anche come convenzionato, per un periodo complessivo di tre anni.
La legge approvata ha esclusivamente carattere regolatorio delle modalità di attribuzione dei finanziamenti regionali già esistenti. Fa salve le norme statali in materia di formazione specialistica dei medici e non comporta oneri finanziari aggiuntivi per la Regione. Si vuole valorizzare e impegnare al servizio della sanità pugliese la professionalità dei neo laureati che hanno accesso alla specializzazione grazie ad uno dei contratti aggiuntivi finanziati con risorse regionali e con i quali si cerca di colmare il divario tra il fabbisogno regionale effettivo e i posti assegnati e finanziati dallo Stato.
Con un emendamento del presidente del gruppo consiliare FdI Ignazio Zullo è stata rafforzato l'impegno di favorire il conseguimento degli obiettivi dell'iniziativa legislativa, con la previsione di borse di studio finanziate dalla Regione.
Sono mediamente 5mila i contratti riconosciuti dal MIUR in Italia, a fronte di un'esigenza di 8-9mila posti. Trenta nell'anno accademico 2019-20 i contratti aggiuntivi di formazione specialistica a carico della Regione Puglia. L'articolato ribadisce requisiti e condizioni in base ai quali i posti finanziati dalla Regione Puglia sono assegnati agli aventi titolo.
«L'emergenza Covid ha reso manifesto l'impatto della carenza del personale sanitario sulla salute dei cittadini. Pertanto è fondamentale disciplinare le modalità di finanziamento della formazione specialistica dei medici, nella quota finanziata dalla Regione in aggiunta ai posti statali con ulteriori posti nelle Scuole di specializzazione afferenti alle Scuole di medicina e chirurgia delle Università pugliesi, al fine di colmare il divario fra fabbisogno regionale e numero di posti statali, favorendo così la permanenza di professionisti formati nelle strutture e negli enti del Servizio sanitario regionale. Si tratta di un modello consolidato non solamente in Puglia, ma anche in altre regioni - spiega Caracciolo – Questo atto di ammodernamento formativo garantirà un miglioramento nel funzionamento del sistema sanitario locale, duramente provato dalla pandemia. Si tratta di un importante investimento nelle future risorse umane, che eviterà fughe di cervelli dalla nostra regione».
Il medico in formazione specialistica assegnatario del contratto aggiuntivo a finanziamento regionale si impegnerà ad accettare e svolgere servizio per aziende o enti del sistema sanitario pugliese, anche come convenzionato, per un periodo complessivo di tre anni.
La legge approvata ha esclusivamente carattere regolatorio delle modalità di attribuzione dei finanziamenti regionali già esistenti. Fa salve le norme statali in materia di formazione specialistica dei medici e non comporta oneri finanziari aggiuntivi per la Regione. Si vuole valorizzare e impegnare al servizio della sanità pugliese la professionalità dei neo laureati che hanno accesso alla specializzazione grazie ad uno dei contratti aggiuntivi finanziati con risorse regionali e con i quali si cerca di colmare il divario tra il fabbisogno regionale effettivo e i posti assegnati e finanziati dallo Stato.
Con un emendamento del presidente del gruppo consiliare FdI Ignazio Zullo è stata rafforzato l'impegno di favorire il conseguimento degli obiettivi dell'iniziativa legislativa, con la previsione di borse di studio finanziate dalla Regione.
Sono mediamente 5mila i contratti riconosciuti dal MIUR in Italia, a fronte di un'esigenza di 8-9mila posti. Trenta nell'anno accademico 2019-20 i contratti aggiuntivi di formazione specialistica a carico della Regione Puglia. L'articolato ribadisce requisiti e condizioni in base ai quali i posti finanziati dalla Regione Puglia sono assegnati agli aventi titolo.