Scuola e Lavoro
Le università di Bari e Foggia insieme per la crescita del sistema sanitario regionale
Migliorare l'uso dei fondi per poter assumere 1000 medici e 2000 operatori sanitari
Trinitapoli - mercoledì 11 aprile 2018
16.29
"È la prima volta che le due Università di Bari e Foggia si mettono insieme per la crescita dell'intero sistema sanitario regionale che provvede alla formazione di tutti i medici pugliesi. è una decisione politica che la Regione Puglia ha preso tre anni fa con i Rettori, che ci ha consentito di individuare i punti di debolezza dai quali partire per ricostruire la nostra capacità di formare i giovani medici e di tenerli, dando vita ad un sistema di collaborazione permanente attraverso il quale potremo evitare alcune disavventure accadute in passato e tenere, con un rischio certamente attenuato di chiusura, tutte le scuole di specializzazione necessarie alla formazione dei medici".
Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto ieri mattina a Bari nel corso della conferenza stampa per la sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Regione Puglia e Università degli Studi di Bari e di Foggia per la "Disciplina dell'integrazione fra attività didattiche, assistenziali e di ricerca".
20 articoli per disegnare, per la prima volta in Puglia, un sistema condiviso e unitario di gestione delle due Aziende universitarie ospedaliere pugliesi, quelle di Bari e di Foggia, rappresentate questa mattina da entrambi i Rettori, Antonio Felice Uricchio e Maurizio Ricci. Un protocollo innovativo nelle forme e nei contenuti.
"Oggi – ha continuato Emiliano – sigliamo un protocollo che trasforma la competizione naturale tra due Aziende in competizione collaborativa. Abbiamo la consapevolezza che la sfida dei prossimi anni si gioca sulla quantità e la qualità dei medici. Abbiamo valutato che, se i nostri ragazzi fossero costretti ad andare a formarsi fuori dalla Puglia, il loro percorso potrebbe significare una permanenza effettiva fuori dai confini regionali con un danno gravissimo per la comunità. Questi giovani infatti sono la speranza delle loro famiglie, dell'accademia, della ricerca e di chi mira all'umanizzazione delle cure".
Emiliano ha spiegato come "l'anno scorso a causa della dimensione delle due Università, quella di Bari e quella di Foggia, o delle due Scuole di Medicina, si sia corso il rischio di perdere definitivamente una serie di scuole di specializzazione che avrebbero in qualche modo reso difficile, per la Puglia, laureare e specializzare i medici che ci servono per non avere i reparti vuoti. Sommare al numero degli studenti di Bari, il numero degli studenti di Foggia, ci rafforza nel parametro fondamentale per le scuole di specializzazione. Questa, a mio avviso, è un esempio di competizione collaborativa".
"Ovviamente – ha concluso il Presidente Emiliano - questo significa anche un sostegno economico da parte della Regione che, per la prima volta nella storia della Puglia, ha messo d' accordo le due Scuole, facendole lavorare insieme come se fossero una sola ai fini della formazione dei medici pugliesi".
Per il Rettore dell'Università di Foggia, Maurizio Ricci, "è una scelta molto importante quella di siglare per la prima volta in Puglia un protocollo unitario, ed è molto importante, non solo per la normativa che da oggi sarà identica per le due Scuole di Medicina di Bari e di Foggia, ma anche per i contenuti innovativi che esso contiene".
Ricci specificatamente ha fatto riferimento all'art. 4 del protocollo che affronta la vera criticità di entrambe le Facoltà. Le scuole di specializzazione, senza le quali "è impossibile migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria".
"Oggi il vero problema per la comunità – ha detto Ricci – è l'insufficiente numero dei medici, soprattutto dei medici specialisti. Ecco perché va apprezzato aver previsto, proprio all'art 4 del protocollo, un intervento anche da parte della Regione Puglia per poter sostenere le scuole di specializzazione. È evidente che le Scuole di medicina puntano ad un miglioramento della qualità attraverso il potenziamento dei corsi di laurea. Noi dobbiamo essere in grado di formare specialistici e di non perdere i corsi di specializzazione. Insieme ce la possiamo fare".
Anche per il Rettore dell'Università degli Studi di Bari, Antonio Felice Uricchio, si tratta di un protocollo innovativo soprattutto per i contenuti.
"Si profila così – ha detto Uricchio - un modello di gestione integrato e partecipato tra la sanità pubblica regionale e le due Aziende universitarie ospedaliere, anche e soprattutto in tema di formazione e di rete territoriale. Particolarmente significativo dunque il sistema di governance che disegna una condivisione di tutto, dai beni alle perdite, dagli utili ai fabbisogni del sistema sanitario, fino ad arrivare al personale. Ci sarà una piena condivisione anche di scelte per la ricerca e l'innovazione. Molto importante anche la Carta dei principi contenuta nel protocollo, una Carta che si rifà essenzialmente, tra gli altri, ai principi di Legalità e di sostenibilità dal punto di vista economico finanziario. Non è stato un percorso semplice – ha concluso Uricchio – abbiamo discusso tre anni per arrivare a questo risultato, sempre però avendo accanto la Regione Puglia e il suo sostegno pieno e condiviso".
Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto ieri mattina a Bari nel corso della conferenza stampa per la sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Regione Puglia e Università degli Studi di Bari e di Foggia per la "Disciplina dell'integrazione fra attività didattiche, assistenziali e di ricerca".
20 articoli per disegnare, per la prima volta in Puglia, un sistema condiviso e unitario di gestione delle due Aziende universitarie ospedaliere pugliesi, quelle di Bari e di Foggia, rappresentate questa mattina da entrambi i Rettori, Antonio Felice Uricchio e Maurizio Ricci. Un protocollo innovativo nelle forme e nei contenuti.
"Oggi – ha continuato Emiliano – sigliamo un protocollo che trasforma la competizione naturale tra due Aziende in competizione collaborativa. Abbiamo la consapevolezza che la sfida dei prossimi anni si gioca sulla quantità e la qualità dei medici. Abbiamo valutato che, se i nostri ragazzi fossero costretti ad andare a formarsi fuori dalla Puglia, il loro percorso potrebbe significare una permanenza effettiva fuori dai confini regionali con un danno gravissimo per la comunità. Questi giovani infatti sono la speranza delle loro famiglie, dell'accademia, della ricerca e di chi mira all'umanizzazione delle cure".
Emiliano ha spiegato come "l'anno scorso a causa della dimensione delle due Università, quella di Bari e quella di Foggia, o delle due Scuole di Medicina, si sia corso il rischio di perdere definitivamente una serie di scuole di specializzazione che avrebbero in qualche modo reso difficile, per la Puglia, laureare e specializzare i medici che ci servono per non avere i reparti vuoti. Sommare al numero degli studenti di Bari, il numero degli studenti di Foggia, ci rafforza nel parametro fondamentale per le scuole di specializzazione. Questa, a mio avviso, è un esempio di competizione collaborativa".
"Ovviamente – ha concluso il Presidente Emiliano - questo significa anche un sostegno economico da parte della Regione che, per la prima volta nella storia della Puglia, ha messo d' accordo le due Scuole, facendole lavorare insieme come se fossero una sola ai fini della formazione dei medici pugliesi".
Per il Rettore dell'Università di Foggia, Maurizio Ricci, "è una scelta molto importante quella di siglare per la prima volta in Puglia un protocollo unitario, ed è molto importante, non solo per la normativa che da oggi sarà identica per le due Scuole di Medicina di Bari e di Foggia, ma anche per i contenuti innovativi che esso contiene".
Ricci specificatamente ha fatto riferimento all'art. 4 del protocollo che affronta la vera criticità di entrambe le Facoltà. Le scuole di specializzazione, senza le quali "è impossibile migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria".
"Oggi il vero problema per la comunità – ha detto Ricci – è l'insufficiente numero dei medici, soprattutto dei medici specialisti. Ecco perché va apprezzato aver previsto, proprio all'art 4 del protocollo, un intervento anche da parte della Regione Puglia per poter sostenere le scuole di specializzazione. È evidente che le Scuole di medicina puntano ad un miglioramento della qualità attraverso il potenziamento dei corsi di laurea. Noi dobbiamo essere in grado di formare specialistici e di non perdere i corsi di specializzazione. Insieme ce la possiamo fare".
Anche per il Rettore dell'Università degli Studi di Bari, Antonio Felice Uricchio, si tratta di un protocollo innovativo soprattutto per i contenuti.
"Si profila così – ha detto Uricchio - un modello di gestione integrato e partecipato tra la sanità pubblica regionale e le due Aziende universitarie ospedaliere, anche e soprattutto in tema di formazione e di rete territoriale. Particolarmente significativo dunque il sistema di governance che disegna una condivisione di tutto, dai beni alle perdite, dagli utili ai fabbisogni del sistema sanitario, fino ad arrivare al personale. Ci sarà una piena condivisione anche di scelte per la ricerca e l'innovazione. Molto importante anche la Carta dei principi contenuta nel protocollo, una Carta che si rifà essenzialmente, tra gli altri, ai principi di Legalità e di sostenibilità dal punto di vista economico finanziario. Non è stato un percorso semplice – ha concluso Uricchio – abbiamo discusso tre anni per arrivare a questo risultato, sempre però avendo accanto la Regione Puglia e il suo sostegno pieno e condiviso".