Politica
Mancata rinegoziazioni dei mutui
La minoranza si prende il merito: «Evitati 1milione600mila euro di interessi»
Trinitapoli - domenica 21 dicembre 2014
13.09
Nell'ultimo consiglio comunale del 25 novembre scorso, i consiglieri comunali di minoranza hanno evitato al Comune di pagare interessi per oltre un milione e seicento mila euro. La proposta di deliberazione portata all'ordine del giorno dall'Amministrazione Di Feo prevedeva una rinegoziazione dei mutui per abbassare la rata semestrale e allungare la scadenza di 17 mutui fino al 2039. Il comune con questa operazione avrebbe dovuto pagare interessi per oltre 1 milione e 600 mila euro e si sarebbero danneggiate, ancora una volta, le casse comunali già martoriate per precedenti scelte capestro fatte negli anni 2011 2012 da questa Amministrazione.
«Grazie alla partecipazione di numerosi cittadini sensibili al tema e che hanno presidiato l'aula consiliare durante il dibattito, si è sventata un'operazione dannosa per le casse comunali!», ha dichiarato il consigliere Pasquale Lamacchia. Infatti dopo una lunga battaglia in consiglio, la maggioranza ha ritirato il punto perché mancavano i requisiti di legittimità per l'approvazione della delibera. «Non vi era alcuna certificazione sulla convenienza finanziaria dell'operazione e vi era il parere contrario del Revisore dei Conti»,spiega il consigliere Giuseppe Brandi.
Nonostante ciò la maggioranza ha tentato di far passare il punto tant'è che il dibattito in aula sul punto si è protratto per più di 6 ore alla presenza di numerosi cittadini.
Il capogruppo Tarantino soddisfatta del risultato dichiara, «Se l'obbiettivo della maggioranza era quello di sbloccare liquidità in bilancio per circa 160 mila euro, allora avrebbero dovuto accettare la proposta della minoranza di risparmiare lo stesso importo con i tagli allo staff e al numero di assessori».
Anche questa proposta è stata respinta e ci si chiede a cosa serva mantenere la composizione della Giunta pari a 6 assessori che percepiscono indennità se non vi è corrispondenza con le attività svolte. Si perdono infatti numerosi finanziamenti per la mancata partecipazioni ai Bandi pubblici e anche tale questioni sono state oggetto di interrogazioni consiliari. Anche in questa occasione l'attività di controllo dei gruppi di minoranza ha evitato un ulteriore danno per la città.
«Grazie alla partecipazione di numerosi cittadini sensibili al tema e che hanno presidiato l'aula consiliare durante il dibattito, si è sventata un'operazione dannosa per le casse comunali!», ha dichiarato il consigliere Pasquale Lamacchia. Infatti dopo una lunga battaglia in consiglio, la maggioranza ha ritirato il punto perché mancavano i requisiti di legittimità per l'approvazione della delibera. «Non vi era alcuna certificazione sulla convenienza finanziaria dell'operazione e vi era il parere contrario del Revisore dei Conti»,spiega il consigliere Giuseppe Brandi.
Nonostante ciò la maggioranza ha tentato di far passare il punto tant'è che il dibattito in aula sul punto si è protratto per più di 6 ore alla presenza di numerosi cittadini.
Il capogruppo Tarantino soddisfatta del risultato dichiara, «Se l'obbiettivo della maggioranza era quello di sbloccare liquidità in bilancio per circa 160 mila euro, allora avrebbero dovuto accettare la proposta della minoranza di risparmiare lo stesso importo con i tagli allo staff e al numero di assessori».
Anche questa proposta è stata respinta e ci si chiede a cosa serva mantenere la composizione della Giunta pari a 6 assessori che percepiscono indennità se non vi è corrispondenza con le attività svolte. Si perdono infatti numerosi finanziamenti per la mancata partecipazioni ai Bandi pubblici e anche tale questioni sono state oggetto di interrogazioni consiliari. Anche in questa occasione l'attività di controllo dei gruppi di minoranza ha evitato un ulteriore danno per la città.