Attualità
Matrimoni in Puglia, dalla conferenza delle Regioni le linee per la ripresa
«No ai tamponi a sposi ed invitati», ora si attende il parere del Comitato tecnico scientifico
Trinitapoli - venerdì 30 aprile 2021
16.58
Un nuovo passo avanti è stato fatto per la riprese delle cerimonie, tra cui i matrimoni, in Puglia e in tutta Italia. Dopo la presentazione del protocollo per un Matrimonio Covid Free fatto da alcune associazioni regionali, arriva ora la bozza indicante le nuove linee guida per diversi settori, tra cui quello delle cerimonie, predisposta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
«Le riaperture non hanno competenza regionale - sottolinea Michele Boccardi, presidente Confindustria-AssoEventi - ma nazionale. Per questo motivo la bozza doveva essere condivisa a livello nazionale. Importante era anche individuare una data, sia per la programmazione del lavoro che degli sposi per il loro evento e per non ritrovarsi come lo scorso anno. Dopo la conferenza di Draghi in cui il nostro settore non era stato citato tra le riaperture, abbiamo manifestato, parlato con il ministro Gelmini e i tecnici. E siamo arrivato ora all'uscita in maniera ufficiale delle nuove linee guida per la riapertura del settore. Questo è il primo passo, perché ora tali linee guida sono al vaglio e presto avremo la data di riapertura».
Per le cerimonie, l'assunto di base da cui si parte è l'adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l'evento, in modo tale che durante tutta la durata (che nel caso dei matrimoni può essere anche pari a 6 ore se non di più in Puglia) tali norme vengano rispettate. Inoltre, sarà d'obbligo mantenere una lista dei partecipanti per 14 giorni. Non si parla però né di tamponi per ospiti e sposi, né di eventuali certificati di vaccinazione o di guarigione per accedere.
«Voglio ricordare a tutti - aggiunge Boccardi - che stiamo attraversando una calamità che si chiama Covid, che sta colpendo tutti e sta facendo migliaia di vittime, mettendo in ginocchio interi comparti. Stiamo tutti sulla stessa barca e nella stessa condizione. Tutti insieme stiamo combattendo per la risoluzione del problema cerimonie».
Di seguito tutto ciò che dovrà essere messo in atto per garantire una cerimonia in totale sicurezza:
«Le riaperture non hanno competenza regionale - sottolinea Michele Boccardi, presidente Confindustria-AssoEventi - ma nazionale. Per questo motivo la bozza doveva essere condivisa a livello nazionale. Importante era anche individuare una data, sia per la programmazione del lavoro che degli sposi per il loro evento e per non ritrovarsi come lo scorso anno. Dopo la conferenza di Draghi in cui il nostro settore non era stato citato tra le riaperture, abbiamo manifestato, parlato con il ministro Gelmini e i tecnici. E siamo arrivato ora all'uscita in maniera ufficiale delle nuove linee guida per la riapertura del settore. Questo è il primo passo, perché ora tali linee guida sono al vaglio e presto avremo la data di riapertura».
Per le cerimonie, l'assunto di base da cui si parte è l'adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l'evento, in modo tale che durante tutta la durata (che nel caso dei matrimoni può essere anche pari a 6 ore se non di più in Puglia) tali norme vengano rispettate. Inoltre, sarà d'obbligo mantenere una lista dei partecipanti per 14 giorni. Non si parla però né di tamponi per ospiti e sposi, né di eventuali certificati di vaccinazione o di guarigione per accedere.
«Voglio ricordare a tutti - aggiunge Boccardi - che stiamo attraversando una calamità che si chiama Covid, che sta colpendo tutti e sta facendo migliaia di vittime, mettendo in ginocchio interi comparti. Stiamo tutti sulla stessa barca e nella stessa condizione. Tutti insieme stiamo combattendo per la risoluzione del problema cerimonie».
Di seguito tutto ciò che dovrà essere messo in atto per garantire una cerimonia in totale sicurezza:
- Riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso alla sede dell'evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l'entrata e per l'uscita;
- Disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all'aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al 5 distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione.
- Laddove possibile, privilegiare l'utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro;
- Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo;
- Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti;
- È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l'obbligo del mantenimento della distanza e l'obbligo dell'utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l'accesso al buffet;
- Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni contenute nella scheda specifica. In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.
- È obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d'aria naturale negli ambienti interni. In ragione dell'affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l'efficacia degli impianti al fine di garantire l'adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l'affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e/o attraverso l'impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l'estrattore d'aria;
- Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.