Attualità
Mobilità sostenibile, una nuova rete ciclabile per la Bat
Il Consiglio Provinciale ha approvato definitivamente il Piano provinciale per la Mobilità Ciclistica
Trinitapoli - martedì 6 agosto 2024
Comunicato Stampa
Con votazione unanime, lo scorso 2 agosto, il Consiglio Provinciale ha approvato definitivamente il Piano provinciale per la Mobilità Ciclistica (PPMCC), un piano di settore provinciale che affronta la tematica della mobilità alternativa, beneficando di un contributo regionale per la redazione dei Piani della Mobilità Ciclistica degli Enti Locali - V Programma di Attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale – Progetto "Piano...in Bici".
Un percorso avviato nel 2020 con la partecipazione al Bando pubblico regionale, la cui finalità era quella di aggiornare il Piano provinciale di mobilità ciclo-pedonale vigente, i cui contenuti avevano necessità di essere adeguati rispetto ad un nuovo quadro programmatico regionale e rispetto ad tutta una seria di progettualità che gli uffici provinciali avevano nel frattempo predisposto.
Dopo una lunga fase preliminare di elaborazione, partecipata con i Comuni e con gli Enti interessati, e dopo il processo di Valutazione Ambientale Strategica, conclusosi con determinazione regionale di non assoggettabilità a VAS, cui ha fatto seguito una ulteriore fase di consultazione pubblica, i Piano è stato definitivamente licenziato dal Consiglio.
Il PPMCC è finalizzato a definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a promuovere lo sviluppo di tutti gli aspetti legati alla ciclabilità, dunque ad intensificare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane, sia per le attività turistiche e ricreative e a migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni. Alla base di questa nuova fase sostenibile di pianificazione della mobilità vi è una visione a lungo termine, che vuole portare la modalità di spostamento ciclabile nella quotidianità per migliorare la qualità della vita delle persone, aumentando il benessere socio-economico e valorizzando i vari paesaggi della provincia. La volontà è quella di connettere e potenziare la rete ciclabile e i nodi intermodali per promuovere la bicicletta come mezzo primario per gli spostamenti sistematici e occasionali, cambiando la velocità e l'approccio alla mobilità, in ottica sostenibile a tutto tondo, attraverso l'integrazione dei percorsi per una fruizione più attiva del paesaggio.
I contenuti più significativi del Piano sono stati illustrati dal progettista incaricato, Prof. Stefano Ciurnelli, il quale ha sottolineato come questo strumento si collochi in perfetta sintonia con la recente pianificazione regionale in materia di mobilità, fino ad essere considerato, prima della sua formale approvazione, un importante strumento a cui già si sono ispirati i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile dei comuni di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa; prefigurando scenari importantissimi di sviluppo della rete della mobilità ciclistica di tutta la provincia in termini di attrattività turistica e dotazioni infrastrutturali per la stessa comunità. Ciò soprattutto in relazione agli sviluppi introdotti dalle recenti progettualità nazionali e regionali in materia di mobilità sostenibile rappresentata dalla imminente elettrificazione della linea ferroviaria Barletta – Canosa (che consentirà ad un bacino importante delle aree interne di raggiungere direttamente l'aeroporto di Bari), dall'Alta Velocità per Napoli, dai progetti per la Ciclo-via Adriatica e di quella della Ciclo-via della Valle dell'Ofanto.
"Un contesto dunque di grande fermento – nelle parole del Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Avv. Bernardo Lodispoto - in cui la mobilità Ciclistica, rispettando il mandato istituzionale attribuito alle provincie, si colloca come grande infrastruttura in grado di esaltare quella caratteristica intrinseca della Provincia BAT, ovverosia un'area vasta in cui le città e le loro comunità sono interconnesse dal grande patrimonio identitario e produttivo costituto dal paesaggio agrario a cui si aggiunge la grande diversità di aree protette nazionali e regionali. Un Piano, che per la prima volta, delinea in maniera compiuta un sistema armonico di reazioni per la mobilità ciclistica che sia aggancia con i grandi nodi di arrivo nazionali ed internazionali, costituiti da stazioni ferroviarie e aeroporti di Bari e Foggia, ma soprattutto una maniera di vivere il territorio da parte delle stesse comunità e cementare quel sento di appartenenza che farebbe la differenza nelle tante riflessioni sullo sviluppo locale di questo territorio".
Un percorso avviato nel 2020 con la partecipazione al Bando pubblico regionale, la cui finalità era quella di aggiornare il Piano provinciale di mobilità ciclo-pedonale vigente, i cui contenuti avevano necessità di essere adeguati rispetto ad un nuovo quadro programmatico regionale e rispetto ad tutta una seria di progettualità che gli uffici provinciali avevano nel frattempo predisposto.
Dopo una lunga fase preliminare di elaborazione, partecipata con i Comuni e con gli Enti interessati, e dopo il processo di Valutazione Ambientale Strategica, conclusosi con determinazione regionale di non assoggettabilità a VAS, cui ha fatto seguito una ulteriore fase di consultazione pubblica, i Piano è stato definitivamente licenziato dal Consiglio.
Il PPMCC è finalizzato a definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a promuovere lo sviluppo di tutti gli aspetti legati alla ciclabilità, dunque ad intensificare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane, sia per le attività turistiche e ricreative e a migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni. Alla base di questa nuova fase sostenibile di pianificazione della mobilità vi è una visione a lungo termine, che vuole portare la modalità di spostamento ciclabile nella quotidianità per migliorare la qualità della vita delle persone, aumentando il benessere socio-economico e valorizzando i vari paesaggi della provincia. La volontà è quella di connettere e potenziare la rete ciclabile e i nodi intermodali per promuovere la bicicletta come mezzo primario per gli spostamenti sistematici e occasionali, cambiando la velocità e l'approccio alla mobilità, in ottica sostenibile a tutto tondo, attraverso l'integrazione dei percorsi per una fruizione più attiva del paesaggio.
I contenuti più significativi del Piano sono stati illustrati dal progettista incaricato, Prof. Stefano Ciurnelli, il quale ha sottolineato come questo strumento si collochi in perfetta sintonia con la recente pianificazione regionale in materia di mobilità, fino ad essere considerato, prima della sua formale approvazione, un importante strumento a cui già si sono ispirati i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile dei comuni di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa; prefigurando scenari importantissimi di sviluppo della rete della mobilità ciclistica di tutta la provincia in termini di attrattività turistica e dotazioni infrastrutturali per la stessa comunità. Ciò soprattutto in relazione agli sviluppi introdotti dalle recenti progettualità nazionali e regionali in materia di mobilità sostenibile rappresentata dalla imminente elettrificazione della linea ferroviaria Barletta – Canosa (che consentirà ad un bacino importante delle aree interne di raggiungere direttamente l'aeroporto di Bari), dall'Alta Velocità per Napoli, dai progetti per la Ciclo-via Adriatica e di quella della Ciclo-via della Valle dell'Ofanto.
"Un contesto dunque di grande fermento – nelle parole del Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Avv. Bernardo Lodispoto - in cui la mobilità Ciclistica, rispettando il mandato istituzionale attribuito alle provincie, si colloca come grande infrastruttura in grado di esaltare quella caratteristica intrinseca della Provincia BAT, ovverosia un'area vasta in cui le città e le loro comunità sono interconnesse dal grande patrimonio identitario e produttivo costituto dal paesaggio agrario a cui si aggiunge la grande diversità di aree protette nazionali e regionali. Un Piano, che per la prima volta, delinea in maniera compiuta un sistema armonico di reazioni per la mobilità ciclistica che sia aggancia con i grandi nodi di arrivo nazionali ed internazionali, costituiti da stazioni ferroviarie e aeroporti di Bari e Foggia, ma soprattutto una maniera di vivere il territorio da parte delle stesse comunità e cementare quel sento di appartenenza che farebbe la differenza nelle tante riflessioni sullo sviluppo locale di questo territorio".