Attualità
Nei campi bisogna vendere 7 kg di carciofi per comprare un caffè
I dati di Coldiretti: vola anche il prezzo dell'insalata
Trinitapoli - mercoledì 4 gennaio 2023
15.00
Crescono i prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari con aumenti record del 25.1% in un anno per le verdure, mentre la frutta cresce del 6,5%, ma è crisi profonda nei campi dove bisogna vendere 7 chili di carciofi per comperare un caffè. È quanto denunciato Coldiretti Puglia, con i prezzi dei carciofi in caduta libera in campagna in Puglia, con prezzi inaccettabili fino a 18 centesimi per un mercato freddo, sporcato al contempo dalle importazioni massicce di prodotto estero da Tunisia ed Egitto, mentre le imprese agricole strozzate tra l'altro dall'aumento esponenziale degli alti costi di produzione.
Lo scenario è aggravato dal clima pazzo – insiste Coldiretti Puglia – che mette a repentaglio la produzione, con gli agricoltori che devono salvare il prodotto dal clima umido e dallo scirocco, con le temperature sopra la media stagionale. In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi.
Se i prezzi per le famiglie corrono l'aumento dei costi colpisce duramente l'intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di un'azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell'attività ma circa 1/3 del totale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell'aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. «Va riposta una particolare attenzione alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Puglia per aiutare lavoro ed economia» hanno rimarcato da Coldiretti Puglia.
«Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione i per salvare aziende e stalle. Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni» hanno concluso dall'organizzazione.
Lo scenario è aggravato dal clima pazzo – insiste Coldiretti Puglia – che mette a repentaglio la produzione, con gli agricoltori che devono salvare il prodotto dal clima umido e dallo scirocco, con le temperature sopra la media stagionale. In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi.
Se i prezzi per le famiglie corrono l'aumento dei costi colpisce duramente l'intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di un'azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell'attività ma circa 1/3 del totale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell'aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. «Va riposta una particolare attenzione alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Puglia per aiutare lavoro ed economia» hanno rimarcato da Coldiretti Puglia.
«Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione i per salvare aziende e stalle. Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni» hanno concluso dall'organizzazione.