
Vita di città
Nonna Albina compie 100 anni
Gli auguri di tutta la comunità
Trinitapoli - sabato 2 maggio 2020
14.42
Albina Prezioso compie oggi 100 anni. A lei gli auguri del sindaco Francesco di Feo e di tutta la città, in un compleanno unico e reso ancor più particolare dall'emergenza. Per Albina, non è certo la prima: nata a San Ferdinando di Puglia a 2 anni dalla fine della Grande Guerra, venne al mondo nell'anno dell'epidemia della Spagnola, passando poi attraverso la Seconda Guerra mondiale. In quel periodo, era già fidanzata con Antonio Sisto, che era al fronte: Albina, non sapendo scrivere, chiedeva aiuto ad un'amica per inviare lettere al suo amato, che fortunatamente tornò illeso dal conflitto. Antonio ed Albina si sposarono nel 1946 e lei si trasferì a Trinitapoli. Casalinga, moglie e operaia della "fermentina" (azienda ortofrutticola nei pressi della stazione ferroviaria), ha partorito 3 figli (2 viventi).
I festeggiamenti erano stati organizzati da tempo presso il salone parrocchiale del santuario della Madonna di Loreto, con il parroco Monsignor Peppino Pavone ed il sindaco ad accogliere la nonnina della città. Ma poi, sono arrivate le restrizioni anti-Covid 19 e, allora, cambio di programma. Oggi, la simpatica signora, ormai vedova da oltre 30 anni, soffierà sull'unica candelina secolare, ma attorno non potrà avere l'affetto di tutti. Figli, 4 nipoti e 6 pronipoti la saluteranno solo telefonicamente, augurandole il meglio. E i festeggiamenti, quelli veri con famiglia, comunità parrocchiale e cittadina, sono solo rimandati.
I festeggiamenti erano stati organizzati da tempo presso il salone parrocchiale del santuario della Madonna di Loreto, con il parroco Monsignor Peppino Pavone ed il sindaco ad accogliere la nonnina della città. Ma poi, sono arrivate le restrizioni anti-Covid 19 e, allora, cambio di programma. Oggi, la simpatica signora, ormai vedova da oltre 30 anni, soffierà sull'unica candelina secolare, ma attorno non potrà avere l'affetto di tutti. Figli, 4 nipoti e 6 pronipoti la saluteranno solo telefonicamente, augurandole il meglio. E i festeggiamenti, quelli veri con famiglia, comunità parrocchiale e cittadina, sono solo rimandati.