Attualità
Nuovo Dpcm, il ministro Speranza: «Principio guida è la tutela della salute»
Preoccupano le varianti e massima attenzione alle scuole. Dal 27 riaperti i luoghi della cultura
Trinitapoli - martedì 2 marzo 2021
20.25
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato oggi il nuovo decreto che detta le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da COVID-19. Ad illustrare le nuove misure sono intervenuti in conferenza stampa da Palazzo Chigi i ministri per gli Affari regionali e della Salute, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza, insieme al presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli.
Il DPCM sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l'eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.
Verrà valutata l'evoluzione della curva epidemiologica per eventualmente adeguarle alla variazione della situazione, al momento non è prevista nessuna deroga per Pasqua e Pasquetta.
«Principio guida è la tutela della salute - dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza - siamo convinti che, per far ripartire il Paese, è fondamentale sconfiggere il virus. La curva dà segnali di risalita e facciamo i conti con la presenza di alcune varianti temibili del virus, come quella inglese, diventata prevalente in Italia».
Confermata la divisione del paese in aree, caratterizzate da colori, «differenziare i territori ci consente di dare la risposta più idonea ai territori stessi. La variante inglese ha una capacità di penetrazione nelle fasce più giovani, per cui abbiamo scelto di chiudere e mettere in DDI le scuole di ogni ordine e grado in area rossa. Lo stesso in quelle zone in cui ci sia un tasso di incidenza, su 100 mila abitanti, pari o superiore a 250».
In merito alla scuola il ministro Bianchi aggiunge «Il Governo accompagnerà le misure fondamentali e necessarie con la DDI che andrà potenziata e dando supporto alle famiglie attraverso i congedi parentali. Saranno stanziate risorse superiori ai 200 milioni di euro all'interno del decreto sostegno proprio per supportare tale voce».
«Abbiamo accolto - aggiunge il ministro Mariastella Gelmini - la richiesta delle Regioni di far scattare la nuova fascia dal lunedì, ci sarà un tavolo tecnico per rivedere i 21 parametri per bilanciare i criteri e provvedere ad eventuali cambiamenti. Dal 27 marzo sarà possibile tornare a frequentare i luoghi della cultura con prenotazione online».
Di seguito una sintesi delle principali novità e delle misure confermate.
ZONE BIANCHE
Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l'obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore.
Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).
Si istituisce un "tavolo permanente" presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell'Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell'allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.
SCUOLA
Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell'attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell'attività scolastica:
MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI
Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l'apertura anche il sabato e nei giorni festivi.
Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all'aperto e 200 al chiuso per ogni sala.
Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.
ATTIVITÀ COMMERCIALI
In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.
SERVIZI ALLA PERSONA
Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
SPOSTAMENTI DA E PER L'ESTERO
Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti "COVID tested".
A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l'ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.
TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI
È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell'Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all'eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.
Il DPCM sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l'eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.
Verrà valutata l'evoluzione della curva epidemiologica per eventualmente adeguarle alla variazione della situazione, al momento non è prevista nessuna deroga per Pasqua e Pasquetta.
«Principio guida è la tutela della salute - dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza - siamo convinti che, per far ripartire il Paese, è fondamentale sconfiggere il virus. La curva dà segnali di risalita e facciamo i conti con la presenza di alcune varianti temibili del virus, come quella inglese, diventata prevalente in Italia».
Confermata la divisione del paese in aree, caratterizzate da colori, «differenziare i territori ci consente di dare la risposta più idonea ai territori stessi. La variante inglese ha una capacità di penetrazione nelle fasce più giovani, per cui abbiamo scelto di chiudere e mettere in DDI le scuole di ogni ordine e grado in area rossa. Lo stesso in quelle zone in cui ci sia un tasso di incidenza, su 100 mila abitanti, pari o superiore a 250».
In merito alla scuola il ministro Bianchi aggiunge «Il Governo accompagnerà le misure fondamentali e necessarie con la DDI che andrà potenziata e dando supporto alle famiglie attraverso i congedi parentali. Saranno stanziate risorse superiori ai 200 milioni di euro all'interno del decreto sostegno proprio per supportare tale voce».
«Abbiamo accolto - aggiunge il ministro Mariastella Gelmini - la richiesta delle Regioni di far scattare la nuova fascia dal lunedì, ci sarà un tavolo tecnico per rivedere i 21 parametri per bilanciare i criteri e provvedere ad eventuali cambiamenti. Dal 27 marzo sarà possibile tornare a frequentare i luoghi della cultura con prenotazione online».
Di seguito una sintesi delle principali novità e delle misure confermate.
ZONE BIANCHE
Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l'obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore.
Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).
Si istituisce un "tavolo permanente" presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell'Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell'allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.
SCUOLA
Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell'attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell'attività scolastica:
- nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
- nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di 7 giorni;
- nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI
Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l'apertura anche il sabato e nei giorni festivi.
Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all'aperto e 200 al chiuso per ogni sala.
Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.
ATTIVITÀ COMMERCIALI
In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.
SERVIZI ALLA PERSONA
Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
SPOSTAMENTI DA E PER L'ESTERO
Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti "COVID tested".
A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l'ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.
TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI
È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell'Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all'eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.