Religioni
Nuovo logo per il Centro diocesano vocazioni
La direzione è affidata dal 2021 alla fraternità del Seminario di Bisceglie
Trinitapoli - mercoledì 2 novembre 2022
12.05
Il Centro diocesano vocazioni è un organismo pastorale dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie costituito con l'obiettivo di animare la pastorale vocazionale su tutto il territorio delle città di Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia.
Dallo scorso anno pastorale, l'Arcivescovo Leonardo D'Ascenzo ha affidato la direzione del Centro diocesano vocazioni alla Fraternità presbiterale costituita nel Seminario Arcivescovile Diocesano di Bisceglie. Il mandato è nell'incontro con tutte le realtà ecclesiali e territoriali presenti nell'Arcidiocesi per aiutare, collaborare e accompagnare adolescenti, giovani, famiglie e tutte le persone che lo vorranno, a scoprire e riscoprire il senso della chiamata del Signore, nella loro vita e in questa storia.
L'immagine che accompagnerà l'equipe del Centro diocesano vocazioni riprende una iscrizione votiva antichissima ritrovata nell'ala destra del settore armeno, nell'attuale Cappella di San Vartan e dei Martiri Armeni che si trova nella sezione inferiore della Chiesa del Santo Sepolcro, luogo in cui fu ritrovata la nave dei pellegrini. Il logo rappresenta una nave da carico romana del primo secolo con due timoni di governo a poppa, l'albero appare spezzato dal vento e le sovrastrutture strappate dai colpi di mare in coperta. Pare che il viaggio sia stato parecchio burrascoso.
«Domine ivimus», ovvero «Signore, siamo arrivati». Sembra che faccia allusione al Salmo 121,1 In domum Domini ibimus, Andiamo alla casa del Signore. L'epigrafe certifica l'ex voto di un gruppo di pellegrini cristiani che è giunto incolume al Santo Sepolcro per "grazia ricevuta". La rappresentazione è forse la più antica testimonianza di un pellegrinaggio cristiano in Terra Santa.
«Con questo logo vogliamo ricordarci che la chiamata di Dio è costante appello al nostro pellegrinaggio terreno nell'attesa della grazia di giungere a incontrare il Signore. Che le nostre scelte vocazionali ci fanno già pregustare il senso di eternità» hanno spiegato dal Centro diocesano vocazioni. «"Domine ivimus" diventa, allora, l'espressione ecclesiale di gioia nel momento in cui giungeremo al fine della nostra vita che non è la vocazione in sè, ma l'incontro con Dio nell'eternità e godere della sua presenza per sempre! La nostra risposta libera e responsabile alla sua chiamata, invece, è via per giungere a questo incontro di amore. Le iniziative che proponiamo a tutta la Chiesa diocesana mirano proprio a questo: aiutare adolescenti, giovani, adulti e comunità a vivere la loro vita in una dimensione vocazionale; aiutare i più giovani a fare delle scelte di vocazionali e chi le ha già fatte, a rimanervi con fedeltà».
Dallo scorso anno pastorale, l'Arcivescovo Leonardo D'Ascenzo ha affidato la direzione del Centro diocesano vocazioni alla Fraternità presbiterale costituita nel Seminario Arcivescovile Diocesano di Bisceglie. Il mandato è nell'incontro con tutte le realtà ecclesiali e territoriali presenti nell'Arcidiocesi per aiutare, collaborare e accompagnare adolescenti, giovani, famiglie e tutte le persone che lo vorranno, a scoprire e riscoprire il senso della chiamata del Signore, nella loro vita e in questa storia.
L'immagine che accompagnerà l'equipe del Centro diocesano vocazioni riprende una iscrizione votiva antichissima ritrovata nell'ala destra del settore armeno, nell'attuale Cappella di San Vartan e dei Martiri Armeni che si trova nella sezione inferiore della Chiesa del Santo Sepolcro, luogo in cui fu ritrovata la nave dei pellegrini. Il logo rappresenta una nave da carico romana del primo secolo con due timoni di governo a poppa, l'albero appare spezzato dal vento e le sovrastrutture strappate dai colpi di mare in coperta. Pare che il viaggio sia stato parecchio burrascoso.
«Domine ivimus», ovvero «Signore, siamo arrivati». Sembra che faccia allusione al Salmo 121,1 In domum Domini ibimus, Andiamo alla casa del Signore. L'epigrafe certifica l'ex voto di un gruppo di pellegrini cristiani che è giunto incolume al Santo Sepolcro per "grazia ricevuta". La rappresentazione è forse la più antica testimonianza di un pellegrinaggio cristiano in Terra Santa.
«Con questo logo vogliamo ricordarci che la chiamata di Dio è costante appello al nostro pellegrinaggio terreno nell'attesa della grazia di giungere a incontrare il Signore. Che le nostre scelte vocazionali ci fanno già pregustare il senso di eternità» hanno spiegato dal Centro diocesano vocazioni. «"Domine ivimus" diventa, allora, l'espressione ecclesiale di gioia nel momento in cui giungeremo al fine della nostra vita che non è la vocazione in sè, ma l'incontro con Dio nell'eternità e godere della sua presenza per sempre! La nostra risposta libera e responsabile alla sua chiamata, invece, è via per giungere a questo incontro di amore. Le iniziative che proponiamo a tutta la Chiesa diocesana mirano proprio a questo: aiutare adolescenti, giovani, adulti e comunità a vivere la loro vita in una dimensione vocazionale; aiutare i più giovani a fare delle scelte di vocazionali e chi le ha già fatte, a rimanervi con fedeltà».