Attualità
Piazza Umberto I gremita a Trinitapoli per dire NO alla guerra
Sentita e partecipata la fiaccolata per la pace pro Ucraina
Trinitapoli - sabato 5 marzo 2022
14.15
Trinitapoli dice no alla guerra. Lo fa a gran voce ed unanimemente con una fiaccolata sentita e partecipata in Piazza Umberto I, malgrado le basse temperature. Ieri sera, davanti al Palazzo di Città hanno levato il grido di pace le istituzioni amministrative e scolastiche, le parrocchie, il mondo dell'associazionismo al completo e tanti tanti cittadini scesi in strada per manifestare solidarietà al popolo ucraino e ribadire il no fermo ad ogni tipo di soluzione non diplomatica.
L'evento, approvato all'unanimità in Consiglio comunale il 25 febbraio, aveva visto nei giorni scorsi un prologo nell'accensione delle luci gialla e blu sulla facciata del Comune, in segno di solidarietà all'Ucraina. Dal Palazzo, anche uno striscione colorato con l'unico messaggio possibile: "pace".
Cori, coreografie, brevi letture di passi scelti e poesie: le scuole di ogni ordine e grado hanno dimostrato quanto il mondo visto dagli occhi dei bambini e dei ragazzi sia quello giusto, tra semplicità, purezza e soprattutto incapacità di accettare la violenza. Ieri, tutti in prima linea, dirigenti compresi, dagli studenti del circolo didattico "Don Milani" al liceo "Dell'Aquila-Staffa", passando per quelli dell'istituto comprensivo "Garibaldi-Leone". A dare sostegno e conforto anche alla rappresentanza ucraina presente e testimone in piazza, il mondo della Chiesa: da monsignor Peppino Pavone a don Stefano Sarcina a padre Francesco Milillo.
A rappresentare il Consiglio comunale, la presidente Antonietta de Lillo. Alla fine, soddisfazione del sindaco Emanuele Losapio: «Abbiamo dimostrato di essere ancora una volta una comunità unita – ha osservato – per dare un segnale forte che non sia solo di facciata. Scuole, parrocchie, associazioni sono a lavoro da giorni, non solo discutendo su quanto accade tra Russia e Ucraina, che riguarda tutti noi, ma anche per approntare misure di accoglienza e sostegno alle popolazioni colpite dalla guerra e costrette a fuggire. Abbiamo ascoltato la signora ucraina, Maria Caterina che ha parlato "con il cuore pieno di disperazione". Saremo vicini a lei ed al suo popolo in ogni modo a noi consentito».
Foto di Giuseppe Beltotto.
L'evento, approvato all'unanimità in Consiglio comunale il 25 febbraio, aveva visto nei giorni scorsi un prologo nell'accensione delle luci gialla e blu sulla facciata del Comune, in segno di solidarietà all'Ucraina. Dal Palazzo, anche uno striscione colorato con l'unico messaggio possibile: "pace".
Cori, coreografie, brevi letture di passi scelti e poesie: le scuole di ogni ordine e grado hanno dimostrato quanto il mondo visto dagli occhi dei bambini e dei ragazzi sia quello giusto, tra semplicità, purezza e soprattutto incapacità di accettare la violenza. Ieri, tutti in prima linea, dirigenti compresi, dagli studenti del circolo didattico "Don Milani" al liceo "Dell'Aquila-Staffa", passando per quelli dell'istituto comprensivo "Garibaldi-Leone". A dare sostegno e conforto anche alla rappresentanza ucraina presente e testimone in piazza, il mondo della Chiesa: da monsignor Peppino Pavone a don Stefano Sarcina a padre Francesco Milillo.
A rappresentare il Consiglio comunale, la presidente Antonietta de Lillo. Alla fine, soddisfazione del sindaco Emanuele Losapio: «Abbiamo dimostrato di essere ancora una volta una comunità unita – ha osservato – per dare un segnale forte che non sia solo di facciata. Scuole, parrocchie, associazioni sono a lavoro da giorni, non solo discutendo su quanto accade tra Russia e Ucraina, che riguarda tutti noi, ma anche per approntare misure di accoglienza e sostegno alle popolazioni colpite dalla guerra e costrette a fuggire. Abbiamo ascoltato la signora ucraina, Maria Caterina che ha parlato "con il cuore pieno di disperazione". Saremo vicini a lei ed al suo popolo in ogni modo a noi consentito».
Foto di Giuseppe Beltotto.