Speciale
Ponte tra Oriente e Occidente: l’area dei Balcani al centro di un convegno in Fiera
Appuntamento il 19 e 20 ottobre durante la Campionaria 2022
Trinitapoli - lunedì 10 ottobre 2022
15.01 Comunicato Stampa
La regione adriatico-ionica come area strategica per la pace e la stabilità tra Europa e Mediterraneo: sarà questo il tema di un convegno, previsto il 19 e il 20 ottobre in occasione della Campionaria generale internazionale, fortemente voluto dal presidente della Nuova Fiera del Levante, Alessandro Ambrosi, e organizzato in collaborazione con Unioncamere e le Camere di commercio dei paesi dell'area balcanica.
"Confrontarci con la realtà di quest'area geografica – commenta il presidente di Nuova Fiera del Levante Alessandro Ambrosi – vuol dire scoprire un pezzo di Europa che troppo spesso si tende a considerare lontano ed estraneo. L'obiettivo di questo incontro non è solo quello di conoscersi, ma anche di avvicinarsi con la speranza il nostro sforzo possa essere uno spunto per tenere unite culture molto simili seppur nella loro preziosa diversità".
L'incontro, che vedrà la partecipazione anche di esperti, rappresentanti istituzionali e delle Camere di commercio di Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia, Macedonia del nord, Albania, Kosovo e Grecia, sarà l'occasione per riflettere sulla valenza strategica, economica ma anche politica, di un'area geografica che è crocevia tra Europa, Asia e Mediterraneo e sulla necessità di migliorarne l'attrattività e la competitività creando sinergie e opportunità di sviluppo a partire da temi quali il turismo sostenibile, la qualità ambientale, la capacity building, la ricerca e l'innovazione.
Cruciale per la crescita dell'intera area, il rafforzamento della macroregione Adriatico-ionica ha un significato politico molto forte e resta una delle priorità per facilitare l'integrazione all'UE dei paesi balcanici e garantire pace, democrazia e stabilità, a maggior ragione in un periodo segnato da conflitti come quello attuale.
L'inclusione della regione balcanica, processo iniziato e ancora in corso, continua ad avere un'importanza strategica anche e soprattutto per il nostro Paese e per la sua capacità di poter esercitare un'influenza politica ed economica in tutto il bacino del Mediterraneo orientale. "Vogliamo lavorare – conclude Ambrosi – per dare il nostro contributo affinchè l'Unione Europea e i Balcani vincano la sfida dell'integrazione in un identità comune che tenga conto delle proprie diversità culturali, senza rinnegare il passato".
Al convegno verranno presentati anche i risultati di due gruppi di lavoro previsti il 19 ottobre e composti da Fondazione Pax Humana, Unioncamere, Luiss Guido Carli, Regione Puglia, Camere di commercio dei paesi dell'area, Forum AIC e da esperti e rappresentanti di istituzioni dei Paesi europei e dell'area dei Balcani.
"Confrontarci con la realtà di quest'area geografica – commenta il presidente di Nuova Fiera del Levante Alessandro Ambrosi – vuol dire scoprire un pezzo di Europa che troppo spesso si tende a considerare lontano ed estraneo. L'obiettivo di questo incontro non è solo quello di conoscersi, ma anche di avvicinarsi con la speranza il nostro sforzo possa essere uno spunto per tenere unite culture molto simili seppur nella loro preziosa diversità".
L'incontro, che vedrà la partecipazione anche di esperti, rappresentanti istituzionali e delle Camere di commercio di Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia, Macedonia del nord, Albania, Kosovo e Grecia, sarà l'occasione per riflettere sulla valenza strategica, economica ma anche politica, di un'area geografica che è crocevia tra Europa, Asia e Mediterraneo e sulla necessità di migliorarne l'attrattività e la competitività creando sinergie e opportunità di sviluppo a partire da temi quali il turismo sostenibile, la qualità ambientale, la capacity building, la ricerca e l'innovazione.
Cruciale per la crescita dell'intera area, il rafforzamento della macroregione Adriatico-ionica ha un significato politico molto forte e resta una delle priorità per facilitare l'integrazione all'UE dei paesi balcanici e garantire pace, democrazia e stabilità, a maggior ragione in un periodo segnato da conflitti come quello attuale.
L'inclusione della regione balcanica, processo iniziato e ancora in corso, continua ad avere un'importanza strategica anche e soprattutto per il nostro Paese e per la sua capacità di poter esercitare un'influenza politica ed economica in tutto il bacino del Mediterraneo orientale. "Vogliamo lavorare – conclude Ambrosi – per dare il nostro contributo affinchè l'Unione Europea e i Balcani vincano la sfida dell'integrazione in un identità comune che tenga conto delle proprie diversità culturali, senza rinnegare il passato".
Al convegno verranno presentati anche i risultati di due gruppi di lavoro previsti il 19 ottobre e composti da Fondazione Pax Humana, Unioncamere, Luiss Guido Carli, Regione Puglia, Camere di commercio dei paesi dell'area, Forum AIC e da esperti e rappresentanti di istituzioni dei Paesi europei e dell'area dei Balcani.