Attualità
Sostegno delle imprese che si ribellano alla criminalità, approvata proposta di legge
Campo: «Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità, ora tocca al Parlamento»
Trinitapoli - mercoledì 23 giugno 2021
Premiare le imprese che dicono NO al ricatto e all'estorsione, innescare un circuito virtuoso legalitario per aiutare gli operatori economici a fare emergere pressioni criminali contro le proprie attività: è l'obiettivo della proposta di legge alle Camere approvata all'unanimità dei presenti dal Consiglio regionale della Puglia.
A norma dell'art. 121 della Costituzione, prevede l'introduzione di un elenco presso ciascuna Prefettura per riconoscere premialità a favore delle imprese che hanno il coraggio di opporsi alla criminalità organizzata e di denunciare i tentativi di infiltrazione mafiosa nell'attività imprenditoriale.
Si vuole innescare un circolo virtuoso ai fini della prevenzione delle infiltrazioni criminali e del contrasto alla criminalità economica, consentendo agli operatori economici di fare emergere fatti gravi di rilevanza penale e intervenendo a tutela della libertà d'impresa, con incentivi alle imprese denuncianti, consapevoli di poter ricorrere a una serie di strumenti di sostegno che le rendano meno esposte alle conseguenze criminali derivanti dalla denuncia ed ai rischi d'impresa.
«Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità dei presenti la proposta di legge che assegna una corsia preferenziale nell'assegnazione di appalti o servizi 'sotto soglia' a vantaggio degli imprenditori che sceglieranno di denunciare estorsori ed usurai» - Nota del presidente della Commissione V - Ambiente, Paolo Campo.
«Il complesso normativo sarà ora trasmesso al Parlamento con la sollecitazione a rendere operativa la proposta proveniente dalla Puglia: terra aggredita ferocemente dalle mafie e decisa a riscattarsi anche costruendo reti di solidarietà diffusa.
Nel dettaglio, il Consiglio regionale propone di modificare il Codice dei contratti pubblici per istituire presso le Prefetture uno specifico elenco d'imprese che scelgono di tutelarsi denunciando le aggressioni criminali e che avranno diritto a questa sorta d'incentivo economico.
Oggi ho avuto l'onore di essere il relatore della legge discussa nell'aula di via Gentile dopo la sua approvazione, esattamente due mesi fa, nella Commissione che presiedo, confermando l'indirizzo istituzionale di concreta attenzione alle vittime della mafia e d'innovativa elaborazione di strumenti utili a trasferire nella quotidianità i principi dell'antimafia sociale».
A norma dell'art. 121 della Costituzione, prevede l'introduzione di un elenco presso ciascuna Prefettura per riconoscere premialità a favore delle imprese che hanno il coraggio di opporsi alla criminalità organizzata e di denunciare i tentativi di infiltrazione mafiosa nell'attività imprenditoriale.
Si vuole innescare un circolo virtuoso ai fini della prevenzione delle infiltrazioni criminali e del contrasto alla criminalità economica, consentendo agli operatori economici di fare emergere fatti gravi di rilevanza penale e intervenendo a tutela della libertà d'impresa, con incentivi alle imprese denuncianti, consapevoli di poter ricorrere a una serie di strumenti di sostegno che le rendano meno esposte alle conseguenze criminali derivanti dalla denuncia ed ai rischi d'impresa.
«Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità dei presenti la proposta di legge che assegna una corsia preferenziale nell'assegnazione di appalti o servizi 'sotto soglia' a vantaggio degli imprenditori che sceglieranno di denunciare estorsori ed usurai» - Nota del presidente della Commissione V - Ambiente, Paolo Campo.
«Il complesso normativo sarà ora trasmesso al Parlamento con la sollecitazione a rendere operativa la proposta proveniente dalla Puglia: terra aggredita ferocemente dalle mafie e decisa a riscattarsi anche costruendo reti di solidarietà diffusa.
Nel dettaglio, il Consiglio regionale propone di modificare il Codice dei contratti pubblici per istituire presso le Prefetture uno specifico elenco d'imprese che scelgono di tutelarsi denunciando le aggressioni criminali e che avranno diritto a questa sorta d'incentivo economico.
Oggi ho avuto l'onore di essere il relatore della legge discussa nell'aula di via Gentile dopo la sua approvazione, esattamente due mesi fa, nella Commissione che presiedo, confermando l'indirizzo istituzionale di concreta attenzione alle vittime della mafia e d'innovativa elaborazione di strumenti utili a trasferire nella quotidianità i principi dell'antimafia sociale».