Vita di città
Trinitapoli al fianco delle donne con iniziative per favorirne l'indipendenza finanziaria
Il Consiglio comunale ha emendato ed accolto la mozione predisposta dal comitato “Nate libere”
Trinitapoli - lunedì 29 novembre 2021
16.21 Comunicato Stampa
Trinitapoli promuoverà iniziative volte a favorire l'indipendenza finanziaria per le donne vittime di violenza o che rischiano di diventarlo: così si potranno porre le basi per un adeguato supporto a chi decide di denunciare. Il Consiglio comunale di venerdì scorso ha emendato ed accolto la mozione predisposta dal comitato "Nate libere" e presentata dalle opposizioni, all'indomani del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
Autonomia e consapevolezza finanziaria sono al centro della problematica della violenza di genere, che nella Bat, penultima provincia italiana per gap femminile, assume proporzioni preoccupanti: «Oltre il 53% delle vittime del nostro territorio – precisa l'assessore alle Politiche sociali e vicesindaco, Francesco di Natale – non ha entrate economiche, né si tratta di un triste fenomeno appannaggio solo di determinati ceti socio-culturali». Quello economico è un assoggettamento che presto diventa anche psicologico e spesso viene usato come strumento di ricatto nei confronti di chi non sa uscire dal loop familiare. Su questo, la mozione presentata dalle consigliere Raffaella Tiziana De Pasquale e Annamaria Tarantino, come prime firmatarie.
Nell'ultimo Decreto Rilancio, è stato introdotto il Reddito di Libertà: un sussidio di 12 mesi per la donna che si ribella al proprio carnefice e deve lasciare casa, spesso con figli. Ma non può essere sufficiente: «Con il centro antiviolenza "Giulia e Rossella" - spiega il vicesindaco di Natale - stiamo organizzando e definiremo iniziative strutturali e periodiche di ascolto e formazione, per favorire l'imprenditoria femminile, ma anche assicurare alloggi alle donne che fuggono dal pericolo. In assenza di strumenti normativi precisi e severi, la prevenzione è importante, a partire dalla capacità di percepire la violenza già dalle prime avvisaglie, per poter denunciare prima che sia troppo tardi».
Autonomia e consapevolezza finanziaria sono al centro della problematica della violenza di genere, che nella Bat, penultima provincia italiana per gap femminile, assume proporzioni preoccupanti: «Oltre il 53% delle vittime del nostro territorio – precisa l'assessore alle Politiche sociali e vicesindaco, Francesco di Natale – non ha entrate economiche, né si tratta di un triste fenomeno appannaggio solo di determinati ceti socio-culturali». Quello economico è un assoggettamento che presto diventa anche psicologico e spesso viene usato come strumento di ricatto nei confronti di chi non sa uscire dal loop familiare. Su questo, la mozione presentata dalle consigliere Raffaella Tiziana De Pasquale e Annamaria Tarantino, come prime firmatarie.
Nell'ultimo Decreto Rilancio, è stato introdotto il Reddito di Libertà: un sussidio di 12 mesi per la donna che si ribella al proprio carnefice e deve lasciare casa, spesso con figli. Ma non può essere sufficiente: «Con il centro antiviolenza "Giulia e Rossella" - spiega il vicesindaco di Natale - stiamo organizzando e definiremo iniziative strutturali e periodiche di ascolto e formazione, per favorire l'imprenditoria femminile, ma anche assicurare alloggi alle donne che fuggono dal pericolo. In assenza di strumenti normativi precisi e severi, la prevenzione è importante, a partire dalla capacità di percepire la violenza già dalle prime avvisaglie, per poter denunciare prima che sia troppo tardi».