Attualità
Trinitapoli ricorda le vittime del Covid. De Lillo: «17 i concittadini che non ci sono più»
Il sindaco Losapio ringrazia i trinitapolesi
Trinitapoli - giovedì 18 marzo 2021
12.15 Comunicato Stampa
«Oggi è la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, ed il pensiero va a tutti i 103mila italiani che ci hanno lasciati in questi tragici 12 mesi ed in particolare ai 17 concittadini trinitapolesi che non ci sono più». La presidente del Consiglio comunale, Antonietta de Lillo, celebra così la ricorrenza che rende omaggio ai malati di coronavirus che non ce l'hanno fatta da marzo scorso ad oggi.
«Il virus ha cambiato profondamente le nostre vite, le nostre abitudini – osserva de Lillo – ci ha privati delle nostre libertà, ci ha allontanati dalle nostre passioni e dai nostri affetti, spesso in modo irreversibile. Ci ha inferto ferite profonde all'economia. Ma l'unico aspetto positivo è averci fatto riscoprire il calore della comunità, intesa come appartenenza e condivisione».
«Devo ringraziare i trinitapolesi per come si stanno comportando dall'inizio della pandemia – commenta il sindaco Emanuele Losapio – . Il triste conto dei morti va ben oltre le ferite inferte ad una Nazione, come in tutto il mondo. Ricordare è il minimo per rendere omaggio a chi non c'è più, a chi ci ha lasciato tra la popolazione civile, tra medici ed infermieri, forze dell'ordine. In ogni casa il prezzo fin qui pagato è stato alto. Ricordare, oggi, significa stringerci idealmente, trovando la forza di uscirne. Ora, finalmente, ci sono i vaccini: vera speranza per uscirne davvero, con responsabilità, insieme».
«Il virus ha cambiato profondamente le nostre vite, le nostre abitudini – osserva de Lillo – ci ha privati delle nostre libertà, ci ha allontanati dalle nostre passioni e dai nostri affetti, spesso in modo irreversibile. Ci ha inferto ferite profonde all'economia. Ma l'unico aspetto positivo è averci fatto riscoprire il calore della comunità, intesa come appartenenza e condivisione».
«Devo ringraziare i trinitapolesi per come si stanno comportando dall'inizio della pandemia – commenta il sindaco Emanuele Losapio – . Il triste conto dei morti va ben oltre le ferite inferte ad una Nazione, come in tutto il mondo. Ricordare è il minimo per rendere omaggio a chi non c'è più, a chi ci ha lasciato tra la popolazione civile, tra medici ed infermieri, forze dell'ordine. In ogni casa il prezzo fin qui pagato è stato alto. Ricordare, oggi, significa stringerci idealmente, trovando la forza di uscirne. Ora, finalmente, ci sono i vaccini: vera speranza per uscirne davvero, con responsabilità, insieme».