Politica
Trinitapoli, sono quattro gli impresentabili indicati dalla commissione antimafia
Tutti appartengono all'ex giunta comunale: c'è anche il candidato sindaco Losapio
Trinitapoli - venerdì 31 maggio 2024
10.36
A Trinitapoli, nel pieno della campagna elettorale, arriva ed atterra la lista degli impresentabili in Puglia dalla commissione parlamentare antimafia. Sono quattro gli impresentabili, nel Comune del piccolo centro ofantino. Tutti appartenenti alla ex giunta comunale del Comune sciolto: Emanuele Pio Losapio, candidato sindaco, e gli ex assessori Cosimo Damiano Albore, Francesco Di Natale e Maria Michela Montuori.
Complessivamente sono quarantacinque i candidati che non hanno superato il controllo. Il dato è stato reso noto dalla presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo: trentadue, risultano in violazione del Codice di autoregolamentazione mentre altri tredici risultano aver ricoperto la carica di sindaco e di componente di giunte in comuni sciolti ex articolo 143 del decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000.
Per la cronaca, i quattro candidati potranno comunque partecipare alle elezioni comunali perché il parere dell'Antimafia non è vincolante. Intanto il comitato della lista n. 1 SìAmo Trinitapoli ha fatto sapere tramite un comunicato dell'ennesima ingiustizia tramite una nota che analizza le varie tematiche
«La lista degli impresentabili è la risultanza delle vicende in corso. Leggiamo nomi di persone mai coinvolte in alcunché, ree di essere state in amministrazione al momento dello scioglimento. L'ennesima distorsione della realtà, che tende a mortificare chi vinse le elezioni 2020 e con schiena dritta e senso delle istituzioni ha continuato a lavorare per la città fino all'ultimo giorno, subendo un torto sicuramente non addebitabile. Tra gli impresentabili - continua la nota - non ci sono i nomi elencati nella relazione ma c'è chi era lì in quel momento, per una logica burocratica che scatta la fotografia in quell'istante. Su un'indagine che ha riguardato sessanta mesi di amministrazione comunale, paga soltanto chi c'è stato negli ultimi sei: gli assessori impresentabili, non amministravano nei precedenti cinquantaquattro mesi. È evidente ogni limite di una normativa imperfetta da cambiare per garantire democrazia e giustizia. Siamo certi che questa assurda vicenda, senza alcuna implicazione penale né di indagini tanto meno di condanne, partita a luglio 2021 con la commissione d'accesso, sia nota a tutti oltre le forzature e i dirottamenti. I trinitapolesi sanno bene cosa è successo. Ci siamo candidati per amore di Trinitapoli, per ristabilire giustizia democratica e verità fattuale e cancellare l'onta di uno scioglimento ingiusto ed immotivato. Parliamo di un sindaco sciolto - conclude la nota di SìAmo Trinitapoli - senza mai un avviso di garanzia, senza indagini e colpevole solo di essere arrivato all'ultimo giorno dell'indagine. L'unica patente democratica sarà quella delle urne. E la conferisce la gente di Trinitapoli con il voto, sulla base dei programmi e della visione di sviluppo della città».
Questa mattina si svolgerà una conferenza stampa alle 10.30 al comitato per "Losapio sindaco" in via Fratelli Cervi 1.
Complessivamente sono quarantacinque i candidati che non hanno superato il controllo. Il dato è stato reso noto dalla presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo: trentadue, risultano in violazione del Codice di autoregolamentazione mentre altri tredici risultano aver ricoperto la carica di sindaco e di componente di giunte in comuni sciolti ex articolo 143 del decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000.
Per la cronaca, i quattro candidati potranno comunque partecipare alle elezioni comunali perché il parere dell'Antimafia non è vincolante. Intanto il comitato della lista n. 1 SìAmo Trinitapoli ha fatto sapere tramite un comunicato dell'ennesima ingiustizia tramite una nota che analizza le varie tematiche
«La lista degli impresentabili è la risultanza delle vicende in corso. Leggiamo nomi di persone mai coinvolte in alcunché, ree di essere state in amministrazione al momento dello scioglimento. L'ennesima distorsione della realtà, che tende a mortificare chi vinse le elezioni 2020 e con schiena dritta e senso delle istituzioni ha continuato a lavorare per la città fino all'ultimo giorno, subendo un torto sicuramente non addebitabile. Tra gli impresentabili - continua la nota - non ci sono i nomi elencati nella relazione ma c'è chi era lì in quel momento, per una logica burocratica che scatta la fotografia in quell'istante. Su un'indagine che ha riguardato sessanta mesi di amministrazione comunale, paga soltanto chi c'è stato negli ultimi sei: gli assessori impresentabili, non amministravano nei precedenti cinquantaquattro mesi. È evidente ogni limite di una normativa imperfetta da cambiare per garantire democrazia e giustizia. Siamo certi che questa assurda vicenda, senza alcuna implicazione penale né di indagini tanto meno di condanne, partita a luglio 2021 con la commissione d'accesso, sia nota a tutti oltre le forzature e i dirottamenti. I trinitapolesi sanno bene cosa è successo. Ci siamo candidati per amore di Trinitapoli, per ristabilire giustizia democratica e verità fattuale e cancellare l'onta di uno scioglimento ingiusto ed immotivato. Parliamo di un sindaco sciolto - conclude la nota di SìAmo Trinitapoli - senza mai un avviso di garanzia, senza indagini e colpevole solo di essere arrivato all'ultimo giorno dell'indagine. L'unica patente democratica sarà quella delle urne. E la conferisce la gente di Trinitapoli con il voto, sulla base dei programmi e della visione di sviluppo della città».
Questa mattina si svolgerà una conferenza stampa alle 10.30 al comitato per "Losapio sindaco" in via Fratelli Cervi 1.