Scuola e Lavoro
Tutti in classe, il Tar sospende l'ordinanza di Emiliano
Si dovrebbe tornare in classe domani seguendo quanto stabilito dal decreto
Trinitapoli - martedì 23 febbraio 2021
18.32
In Puglia si dovrebbe tornare in classe a partire da domani. Il Tar Puglia ha infatti sospeso l'ordinanza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che aveva disposto la didattica digitale integrata al 100% per ogni ordine e grado fino al 5 marzo.
Il ricorso era stato presentato al Tar Puglia dal Codacons Lecce e da un gruppo di genitori di alunni. Il decreto a firma del presidente della Terza Sezione Orazio Ciliberti accoglie il ricorso e per effetto sospende l'efficacia del provvedimento regionale.
Stando a quanto riportato nell'ordinanza, la percentuale del 50% assegnata dalla Regione Puglia ai dirigenti scolastici come tetto massimo per la didattica in presenza sarebbe in contrasto con il DPCM 14.01.21 che impone il 50%, invece, come soglia minima.
In più, la motivazione indicata nell'ordinanza regionale sul tempo necessario per la somministrazione dei vaccini non sarebbe compatibile con i pochi giorni di chiusura imposti, vista l'imprevedibilità del piano vaccinale.
Una circostanza che la Regione non può superare nemmeno prolungando i tempi dell'ordinanza perchè questo lederebbe i Livelli Essenziali di Prestazione fissati dallo Stato per garantire l'apporto formativo e didattico dell'anno scolastico 2020-2021.
L'udienza per la sospensiva è fissata al 17 marzo, ben oltre la scadenza della stessa ordinanza.
Si tornerebbe a scuola, quindi, già a partire da domani, stando a quanto deciso dal Tar, fermo restando il tempo organizzativo necessario per le istituzioni scolastiche.
Proprio questa mattina in diretta su Radio Capital l'assessore Lopalco ribadiva invece la sua convinzione che la didattica a distanza di dovesse protrarre fino all'inizio della primavera, sottolineando: «Le mie sono indicazioni sanitarie, mentre le decisioni sono politiche».
Il ricorso era stato presentato al Tar Puglia dal Codacons Lecce e da un gruppo di genitori di alunni. Il decreto a firma del presidente della Terza Sezione Orazio Ciliberti accoglie il ricorso e per effetto sospende l'efficacia del provvedimento regionale.
Stando a quanto riportato nell'ordinanza, la percentuale del 50% assegnata dalla Regione Puglia ai dirigenti scolastici come tetto massimo per la didattica in presenza sarebbe in contrasto con il DPCM 14.01.21 che impone il 50%, invece, come soglia minima.
In più, la motivazione indicata nell'ordinanza regionale sul tempo necessario per la somministrazione dei vaccini non sarebbe compatibile con i pochi giorni di chiusura imposti, vista l'imprevedibilità del piano vaccinale.
Una circostanza che la Regione non può superare nemmeno prolungando i tempi dell'ordinanza perchè questo lederebbe i Livelli Essenziali di Prestazione fissati dallo Stato per garantire l'apporto formativo e didattico dell'anno scolastico 2020-2021.
L'udienza per la sospensiva è fissata al 17 marzo, ben oltre la scadenza della stessa ordinanza.
Si tornerebbe a scuola, quindi, già a partire da domani, stando a quanto deciso dal Tar, fermo restando il tempo organizzativo necessario per le istituzioni scolastiche.
Proprio questa mattina in diretta su Radio Capital l'assessore Lopalco ribadiva invece la sua convinzione che la didattica a distanza di dovesse protrarre fino all'inizio della primavera, sottolineando: «Le mie sono indicazioni sanitarie, mentre le decisioni sono politiche».