Cronaca
Un "salvadanaio" per aiutare attività e imprese chiuse per il Covid-19
La Giunta comunale creare il capitolo di spesa "Emergenza Coronavirus"
Trinitapoli - mercoledì 25 marzo 2020
18.33
Un nuovo capitolo di spesa in bilancio, come fosse un salvadanaio per far fronte all'emergenza economica causata dal Coronavirus. La Giunta comunale di Trinitapoli pensa già al futuro, quando al termine dell'epidemia si farà la conta dei danni che il sistema produttivo italiano avrà accusato in seguito alla chiusura di gran parte delle imprese definite non essenziali. Durante l'ultima riunione, fatta in smart working (cioè collegati via computer ognuno da casa propria), è stata ideata «una strategia per andare incontro alle imprese e a chi non può mettere il piatto in tavola», ha affermato il sindaco Francesco di Feo.
Pizzerie, bar, ristoranti, pasticcere, determinati impianti della filiera meccanica, fabbriche sono solo alcuni esempi del 70 percento totale delle attività momentaneamente chiuse su tutto il territorio nazionale. Misure, lo specifichiamo, che il Governo ha adottato per ridurre al minimo gli spostamenti e gli assembramenti di lavoratori e cittadini, in modo da spezzare la catena di contagio del Covid-19. «Il capitolo creato si chiama proprio "Emergenza Coronavirus", qui abbiamo destinato le somme che avremmo dovuto destinare al capitolo "Estate" - ha continuato il primo cittadino -. La mia preoccupazione non è solo uscire da questo periodo difficile, ma come sarà la situazione quando ne saremo usciti. Penso ai bar chiusi, alle pizzerie, ai ristoranti, agli studi professionali, alle attività commerciali, alle persone che hanno subito uno stop nel proprio lavoro. La nostra è un'economia ferma. Mi auguro - ha concluso - che la Regione e il Governo ci diano le giuste risorse per fronteggiare questa emergenza».
Pizzerie, bar, ristoranti, pasticcere, determinati impianti della filiera meccanica, fabbriche sono solo alcuni esempi del 70 percento totale delle attività momentaneamente chiuse su tutto il territorio nazionale. Misure, lo specifichiamo, che il Governo ha adottato per ridurre al minimo gli spostamenti e gli assembramenti di lavoratori e cittadini, in modo da spezzare la catena di contagio del Covid-19. «Il capitolo creato si chiama proprio "Emergenza Coronavirus", qui abbiamo destinato le somme che avremmo dovuto destinare al capitolo "Estate" - ha continuato il primo cittadino -. La mia preoccupazione non è solo uscire da questo periodo difficile, ma come sarà la situazione quando ne saremo usciti. Penso ai bar chiusi, alle pizzerie, ai ristoranti, agli studi professionali, alle attività commerciali, alle persone che hanno subito uno stop nel proprio lavoro. La nostra è un'economia ferma. Mi auguro - ha concluso - che la Regione e il Governo ci diano le giuste risorse per fronteggiare questa emergenza».